
Occhi puntati sulla Fiera del Levante
Occhi puntati sulla Fiera del Levante Tatarella: “Subito la spa, poi un progetto complessivo e la delocalizzazione e la riqualificazione del quartiere” “Bisogna sognare in grande. I soldi? Poi, si vanno a trovare”. A parlare non è il solito sociologo-filosofo, ma uno che per anni è vis_suto ai vertici di Amministrazioni: è sta_to sindaco a Cerignola, e vice sindaco a Ba_ri. Salvatore Tatarella, oggi eurodeputato di Alleanza nazionale, ha deciso di pun_tare “gli occhi sulla città”, con un ciclo di in_contri sui grandi tema che riguardano Ba_ri. Si inizia questa sera, 30 marzo, alle 19, al Fortino, discutendo della Fiera del Le_vante. “Tutti tendono a mettere le mani sulla città, noi di Puglia d’Oggi vogliamo metterci gli occhi”. E questa sera sulla Fie_ra ci saranno anche quelli di: il presidente Federturismo, Vittorio Andidero, il presidente Assindustria Puglia, Nicola De Bartolomeo, presidente Seap, Domenico Di Paola, il presidente della Fiera del Levante, Cosimo Lacirignola, il presidente dell’Autorità Portuale di Bari, Francesco Mariani, del senatore Fran_ce_sco Divella, già presidente della Fiera del Levante e di Lino Patruno, di_rettore della Gazzetta del Mezzogiorno, che modererà l’incontro. Tatarella in merito ha le idee fin troppo chiare, “a conferma che i sogni si possono inseguire anche concretamente”, aggiunge, “l’importante è avere esattamente in mente il progetto”. Il suo progetto prevede quattro fasi: privatizzare (“bisogna fare subito la spa”), progettare (“bisogna progettare la nuova Fiera all’interno di un progetto complessivo della città”), delocalizzare (“così come è stato fat_to nel resto d’Italia, ma è chiaro che va privilegiata una zona servita da infrastrutture: ferrovia, autostrada e aeroporto. Per questo sono convinto che la migliore delocalizzazione sia quella nelle vicinanze dell’aeroporto”) e ri_qualificazione (“bisogna riportare la città sul mare e l’attuale quartiere fieristico si presta in maniera particolare. Per farlo bi_sogna liberarsi del ‘sospetto lottizzazione’ e di chi deve fare il cosiddetto affare”). “Voglio, comunque che sia chiaro”, precisa Tatarella, “che l’incontro di questa sera non è in chiave critica: non è un problema del centrosinistra o del centrodestra. Né tanto meno è responsabile questo o quel presidente se la Fiera di Bari è quella che in questi anni è cresciuta meno rispetto a tutte le altre. Il presidente è come una sor_ta di allenatore, tu poi essere anche il migliore sulla piazza, ma se la società (e in questo caso i proprietari della Fiera) non mettono soldi e non acquistano i giocatori non potrai mai vincere lo scudetto”.