
Infosecurity a quota seimila
PAGINA A CURA DI
Emil Abirascid
«Infosecurity 2007 ha giocato un ruolo importante non solo come vetrina delle tecnologie, ma anche come occasione per contribuire a diffondere e approfondire la cultura della sicurezza», così Arturo Colantuoni Sanvenero, amministratore delegato di Fiera Milano International e direttore generale di Reed Exhibitions Italia, descrive la manifestazione che nel primo giorno ha registrato una crescita di circa il 20% del numero di visitatori, percentuale che nei giorni seguenti è calata ma che ha permesso alla manifestazione di raggiungere l’obiettivo dei seimila visitatori, il 3% in più rispetto allo scorso anno.
«Dal 2005 abbiamo rivisto la formula dell’evento – aggiunge Colantuoni Sanvenero – dando maggiore spazio ai convegni, ai workshop e agli incontri e organizzando l’area espositiva per aree verticali anche grazie all’aggiunta di Storage Expo, Trackability e Hi health&Ict dedicata alla sanità (le ultime due hanno debuttato in questa edizione, ndr)». Se prima del 2005 il peso del l’area espositiva sull’economia generale della manifestazione era decisamente preponderante rispetto al calendario dei convegni, oggi invece le due anime di Infosecurity si equivalgono per importanza.
I convegni hanno visto la partecipazione di esponenti di primo piano di realtà accademiche come il Politecnico di Milano (si veda articolo a destra), della Pubblica amministrazione come il Comune di Milano, delle associazioni di categoria come Assintel e del l’Unione europea in relazione ai progetti per la sanità elettronica.
Alessandro Musumeci, a capo della direzione specialistica Sistemi informativi del Comune di Milano, ha illustrato il nuovo progetto battezzato Milano Comune Digitale: «L’idea è partire dagli asset che Milano ha: i 360mila chilometri di fibra ottica, il 43% della popolazione che accede regolarmente a internet, la diffusione della Carta regionale dei servizi e le oltre diecimila imprese del settore Ict che hanno sede nell’area cittadina per dare vita a un portale e trasformare ogni pc in uno sportello digitale per permettere a cittadini e imprese di accedere ai servizi del Comune».
Il progetto prevede anche la realizzazione di un portale vocale che risponderà al numero telefonico «020202», la realizzazione della nuova rete in fibra ottica del Comune e l’implementazione di sofisticate tecnologie per la sicurezza dei dati sensibili, per l’autenticazione e la certificazione degli utenti. «La sicurezza è fondamentale perché la rete del Comune oggi utilizzata dai 18mila dipendenti si aprirà verso l’esterno e sarà accessibile dagli oltre 5 milioni di cittadini che vivono e lavorano nel l’area della città metropolitana», ha spiegato Musumeci. Il Comune di Milano spende in informatica circa 50 milioni di euro l’anno e la prima componente del progetto, il portale, sarà pronto entro fine marzo.
Carlo Cecchi, vicepresidente di Assintel, ha spiegato come l’associazione, partner strategico di Infosecurity, è presente alla manifestazione sia a supporto degli associati più piccoli che altrimenti non avrebbero potuto essere presenti, sia per porre enfasi sugli impatti culturali e sociali che hanno le problematiche della sicurezza: «L’obiettivo è aiutare il mercato a comprendere meglio i problemi in un contesto internazionale che ci vede collaborare con il programma Safer internet program plus dell’Unione europea», ha aggiunto.
L’EVENTO IN NUMERI
6.000
il numero dei visitatori dell’edizione 2007 di
Infosecurity
20%
l’aumento dei visitatori registrato nel giorno di apertura della manifestazione
3%
l’aumento complessivo dell’affluenza dei visitatori rispetto all’evento
dello scorso anno
20
i convegni organizzati a Infosecurity, dedicati alle tematiche di maggior interesse: It Security, Data Storage, Trackability, Sanità e Gestione Documentale.
In programma anche 6 Workshop aziendali e 4 Seminari Education
170
gli espositori presenti all’edizione 2007 di Infosecurity
13%
l’aumento degli espositori rispetto all’edizione 2006
100
i miliardi di euro generati dal volume d’affari del comparto agro-alimentare, uno dei settori più coinvolti dall’introduzione dell’etichetta Rfid e quindi dalle nuove tematiche
sulla trasmissione dei dati
in modo sicuro
50
i milioni di euro spesi ogni anno dal Comune di Milano in informatica
5mila
l’estensione, in metri quadrati, della superficie espositiva della fiera milanese