Rassegna stampa

Tengono banco il polo unico e la Borsa

Per la Fiera di Bologna il 2006 si è chiuso con una brutta notizia, ma già il polo espositivo del capoluogo emiliano sta reagendo «con molta determinazione». Il Saiedue, il Salone delle finiture per l’edilizia, lascerà Bologna per approdare a Milano.

«Una cattiva notizia», conferma il vicepresidente di BolognaFiere, Luigi Marino, ma, per una manifestazione che se ne va «altre ne possono nascere». Così è già stato deciso di dare vita a una manifestazione alternativa nel settore delle finiture per l’edilizia, controllata direttamente da BolognaFiere e non da un soggetto esterno, come Federlegno per SaieDue. Al via anche azioni legali verso Federlegno per la rottura anticipata del contratto.

Nel futuro del quartiere fieristico, però, non c’è solo la necessità di fare fronte con nuove iniziative alla concorrenza, in particolare a quella che viene dalla nuova Fiera di Milano, ma anche un dibattito acceso sugli assetti societari e sulla governance, «per renderla più adeguata alle mutate condizioni di mercato». Gaetano Maccaferri, numero uno degli industriali bolognesi, ha chiesto, a nome dei partner privati, lo scioglimento anticipato del patto di sindacato con i soci pubblici. La ragione è che l’accordo, sottoscritto nel 2002, ha consentito di raggiungere alcuni importanti obiettivi, ma altri, come l’ingresso in Borsa, esigono da subito «nuovi e più adeguati strumenti».

La richiesta ha innescato un confronto, ancora in corso, tra gli azionisti pubblici per individuare, come spiega Gian Carlo Sangalli, presidente della locale Camera di Commercio, una «linea di azione comune nell’interesse di Bologna e della Fiera». Tra le proposte quella del sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, che chiede una forte alleanza con Rimini Fiera. Il comitato esecutivo di Bologna Fiere è già stato incaricato di verificare in tempi brevi se esistono le condizioni per tale accordo.

Circa poi l’approdo in Borsa l’impressione è che non tutti i soci pubblici siano convinti della necessità di muoversi in fretta verso Piazza Affari, anche perché, per ora, BolognaFiere riesce a finanziare il proprio sviluppo anche senza ricorrere al mercato. In programma ci sono 60 milioni di investimenti per la costruzione di un nuovo padiglione su due piani che porterà la superficie espositiva lorda a 200mila metri quadrati, con lavori da ultimare nel secondo semestre 2008.

Dopo l’inaugurazione del nuovo casello autostradale dedicato alla Fiera, altri 53 milioni serviranno per la realizzazione del parcheggio Michelino, capace di 7.500 posti. Intanto BolognaFiere prevede un 2007 con fatturato e risultato operativo in crescita significativa, dopo un 2006 in cui il giro di affari ha toccato i 118 milioni di euro, con 26 manifestazioni.
IL PODIO 2006
I visitatori in eventi aperti al pubblico e var.% sul 2005

1,25 milioni

Motorshow (+6%)

176mila

Saie (+7%, per operatori)

138.411

Cosmoprof (+1%, per operatori)

– Le novità 2007 più attese:

So Fresh (alimentare, già svolta), Free Language Expo ed Expogreen (spazi verdi)

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