
Agroalimentare, criteri per la qualità
a cura di Confederazione Italiana Agricoltori
Il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha determinato, con il decreto del 25 gennaio 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 6 febbraio 2007, i criteri e le modalità per la concessione dei contributi concernenti la valorizzazione delle caratteristiche di qualità dei prodotti agricoli e alimentari contraddistinti da riconoscimento Ue, ai sensi dei regolamenti n. 509/06 e 510/06, e da riconoscimento nazionale, ai sensi della legge n. 164/1992.
Nel primo articolo sono specificate, quali attività coperte da contributo, la partecipazione e realizzazione di interventi, fiere, convegni e manifestazioni da parte dei consorzi di tutela, di organismi di carattere associativo e di altri organismi specializzati nella salvaguardia e nella valorizzazione della qualità. L’attività contributiva predisposta dal decreto copre, inoltre, le attività d’intervento predisposte dai consorzi di tutela, dagli enti e dagli organismi volti alla valorizzazione e alla salvaguardia dell’immagine e della tutela, nazionale ed internazionale, delle produzioni agroalimentari. È stato inoltre disposto che le istanze per la richiesta di tali contributi devono essere presentate al ministero delle Politiche agricole entro il 15 marzo di ogni anno e devono contenere tutti gli elementi che permettano l’esatta individuazione del beneficiario.
Le istanze devono essere sottoscritte dal legale rappresentante dell’ente proponente e devono necessariamente contenere la descrizione e/o il contenuto dell’iniziativa che s’intende realizzare insieme all’importo di contributo richiesto. È necessario non avere contenziosi in atto con la Pa e indicare quali altre attività sono state svolte in collaborazione con questa. Deve inoltre essere allegata, insieme alla certificazione della Cdc competente, una dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante che certifichi che per la realizzazione del progetto non si accede ad altri fondi pubblici e copia di documentazione che faccia riferimento a preventivo di spesa, atto costitutivo, statuto, delibera dell’organo sociale che autorizza la presentazione della domanda, struttura organizzativa dell’ente e situazione finanziaria. L’amministrazione, tramite una commissione specifica appositamente designata, valuta le istanze presentate sulla base della rispondenza alle categorie elencate all’articolo 1 e alla loro idoneità tecnico – economica. L’Esame comparativo delle istanze è effettuata secondo criteri di priorità quali l’impatto sui comparti merceologici, la natura del richiedente, la corretta esecuzione dei precedenti progetti con il Ministero e l’assenza di contenziosi con la Pa. La concessione del contributo è subordinata a tale giudizio e alla sussistenza finanziaria annuale da parte dell’amministrazione. Le percentuali massime di contributo non potranno superare l’importo del 90% fatto salve le percentuali stabilite dalla normativa Ue e nell’erogazione dei contributi possono essere concesse anticipazioni fino ad un massimo del 50 per cento. Specifici decreti direttoriali disporranno le modalità di realizzazione dei singoli programmi ammessi a finanziamento e la documentazione necessaria al fine della liquidazione.