Rassegna stampa

Fiere: Milano e Hannover alleate sui Paesi emergenti

MILANO – Alleanza strategica tra le più grandi fiere del mondo, Deutsche Messe di Hannover e Fiera Milano. L’accordo – presentato ieri a Milano dai rispettivi presidenti e amministratori delegati – prevede la creazione di due joint venture per organizzare manifestazioni nei Paesi a maggior tasso di sviluppo: Brasile, India, Cina e Russia. Una novità assoluta per il settore, che potrebbe modificare profondamente, a favore dei due partner, gli equilibri del mercato internazionale delle esposizioni assestando un duro colpo alle ambizioni dei concorrenti riguardo ai medesimi Paesi.

In virtù della collaborazione Milano-Hannover sarà più semplice, per le imprese italiane interessate a cogliere opportunità di business in uno o più dei quattro mercati coinvolti, partecipare alle rassegne fieristiche locali superando barriere burocratiche e organizzative – soprattutto in Cina – che, fin qui, avevano complicato la vita dei potenziali espositori made in Italy.

In sintesi: è prevista la creazione, entro il prossimo 15 novembre, di due master company, una italiana e l’altro tedesca, controllate al 51% rispettivamente da Fiera Milano Spa e Deutsche Messe. Fiera Milano deterrà inoltre il 49% della master company tedesca, mentre Deutsche Messe sarà socio al 49% della joint venture italiana. Le attività in Brasile e in Russia faranno capo alla joint italiana mentre le attività in India e in Cina faranno capo alla master company tedesca (si veda il grafico a fianco).

I primi passi concreti dell’alleanza strategica riguarderanno la Cina, dove la Fiera di Hannover vanta una presenza stabile e di grande spessore (10 manifestazioni, dalla componentistica all’automazione industriale e una struttura di oltre 70 persone). Deutsche Messe trasferirà alla master company di riferimento tutte le attività cinesi, gestite attualmente da due società controllate al 100% e localizzate rispettivamente a Shanghai e Hong Kong. Successivamente al trasferimento, Fiera Milano rileverà il 49% della master company tedesca da Deutsche Messe per 12,2 milioni di euro. Inoltre, per tenere conto del forte sviluppo atteso del business cinese, è previsto che Fiera Milano versi alla controparte altri 4 milioni di euro (in cinque rate annuali). Non è ancora stato definito invece quanto verserà la Fiera di Hannover a Milano per associarsi alla master company che opererà in Russia e in Brasile (per questa società deve ancora essere redatto il business plan).

I settori che Fiera Milano, attraverso l’alleanza con Hannover, punta a lanciare sui quattro mercati di riferimento sono quelli tradizionali del made in Italy: arredamento, tessile, moda, oggettistica e regalistica (il mondo Macef) e alimentare. «Il senso di questa storica alleanza – spiega Piergiacomo Ferrari, amministratore delegato di Fiera Milano Spa – è quello di presidiare in misura massiccia le aree in cui il business fieristico è previsto in vertiginoso sviluppo nei prossimi anni. Tra l’altro si tratta di Paesi e di città (Mosca, Bombay, San Paolo del Brasile) dove sono in costruzione dei nuovi quartieri espositivi e, se non ci saremo noi, andranno altri». Aggiunge il presidente di Fiera Milano Spa, Michele Perini: «Lo strumento fieristico è decisivo per la promozione internazionale del tessuto produttivo. E questa alleanza dimostra che non c’è solo l’Europa della burocrazia, ma esiste anche e soprattutto l’Europa del fare». Soddisfatta Letizia Moratti, sindaco di Milano: «L’internazionalizzazione di Milano – dice il sindaco – passa attraverso l’accordo tra le grandi fiere europee».

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