
Il sistema fieristico accentua il legame con l’area territoriale
Sistema fieristico emiliano romagnolo alle prese con la sfida di Milano. Il nuovo grande quartiere lombardo e le sue prime mosse per attirare nuove manifestazioni sono sotto attenta osservazione presso i tre maggiori poli espositivi regionali che auspicano una concorrenza aperta e leale. «In un momento difficile la concorrenza va tenuta in serissima considerazione. Oggi c’è un eccesso di offerta fieristica a fonte di una domanda che non cresce con altrettanta intensità. Sbagliato anticipare la domanda, piuttosto occorre assecondarla», dice Michele Porcelli, amministratore delegato di BolognaFiere.
«Nel mondo fieristico italiano vi sono protagonisti che attuano una politica che non condivido perchè finisce col creare dannose sovrapposizioni di manifestazioni in un mercato che è già ben presidiato. Si tratta di una situazione che sta creando non poche preoccupazioni negli operatori. Non abbiamo bisogno di un monopolio, ma di un mercato effettivamente concorrenziale e trasparente», gli fa eco Lorenzo Cagnoni, presidente di RiminiFiera.
Più risoluta la Fiera di Parma che ha anche fatto ricorso alla magistratura denunciando una serie di azioni di concorrenza sleale poste in essere da Milano soprattutto nei confronti delle sue rassegne agroalimentari. «Siamo attenti a quel che avviene nel nostro mercato e consideriamo la libera concorrenza anche stimolante – dice Emilio De Piazza, amministratore delegato di Fiere di Parma. – Però non possiamo accettare che non sia ad armi pari. La nuove realtà come Milano e, presto, Roma, dovranno saper trovare autonomamente un proprio spazio». L’appello appare rivolto anche alle istituzioni invitate a non fare favoritismi di sorta.
Secondo Porcelli «una strategia fieristica deve basarsi sulla specializzazione di quartiere e di prodotto legata anche al territorio». Intanto nel quartiere fieristico di Bologna entro il 2008 saranno pronti nuovi padiglioni che porteranno la superficie espositiva a 200mila metri quadrati, con un investimento di circa 70 milioni. Per il polo espositivo del capoluogo emiliano è in corso di realizzazione anche il nuovo casello autostradale dedicato con parcheggi per 7.500 posti auto. Questo intervento ha richiesto investimenti per 3 milioni di euro, in project financing, in collaborazione tra Bologna Fiere e società Autostrade. Lavori in corso anche a Rimini dove entro l’estate verranno inaugurati due nuovi padiglioni.