
Expo, il governo sceglie Milano 2015
La corsa di Trieste per l’Expo tematico 2012 ha un nuovo rivale in più. L’Expo universale 2015 per il quale è in corsa l’Italia. È infatti ormai ufficiale: il governo è pronto a puntare tutto su Milano per l’esposizione del 2015. La notizia è trapelata l’altro giorno, quando il presidente del consiglio dei ministri Romano Prodi ha avviato, assieme al sindaco dellametropoli lombarda Letizia Moratti, al presidente della Regione, Roberto Formigoni, e al presidente della Provincia, Filippo Penati, il «Tavolo Milano». «Senza un contributo trainante di questa città – aveva dichiarato Prodi – l’Italia non ce la fa». E Milano potrebbe non essere sola. Sta prendendo corpo infatti un’asse del NordOvest che vorrebbe coinvolgere nell’organizzazione dell’Expo universale 2015 anche Torino (forte delle strutture già realizzate per le recenti Olimpiadi invernali) e Genova. E Trieste? La sua candidatura alla rassegna tematica 2012 (minore rispetto all’appuntamento del 2015) rischia di venir oscurata. «Appare prematuro escludere ogni ipotesi – ha sottolineato ieri l’assessore regionale al Lavoro, Roberto Cosolini – già all’ultimo tavolo, fissato in agenda una ventina di giorni fa, avevamo preso in considerazione l’eventuale corsa di Torino per l’Expo universale del 2015». Un appuntamento, questo, che si porrebbe esattamente tre anni dopo l’esposizione tematica del 2012, per la quale Trieste intende gareggiare. «Oggi – ha proseguito Cosolini – apprendiamo dagli organi di stampa che pure Milano è in lizza assieme a Torino. E, per di più, che ha il sostegno del governo. Ebbene, io non credo che una tale situazione escluda automaticamente la candidatura all’Expo tematico triestino. Piuttosto credo sia importante chiarire il panorama per il futuro: l’Italia vuole presentarsi a un appuntamento universale, dove sfileranno città come Tokyo e New York, oppure a uno meno internazionale? Nel primo caso, è inutile nasconderci dietro un dito, la candidata più adatta sarebbe senz’altro una metropoli come Milano. E di certo non il capoluogo della nostra regione. Checchè ne pensino i triestini, non siamo l’ombelico del mondo. E per una candidatura di tale caratura, dove l’intero Paese viene rappresentanto, dovremmo avere serenamente il coraggio di metterci da parte per lasciar avanzare chi ha le spalle più larghe». E se invece si privilegiasse l’Expo tematico? «Allora – replica l’assessore regionale al Lavoro – dovremmo giocare fino in fondo le nostre carte, perchè potremmo avere le stesse credenziali davanti ad altre concorrenti estere». Certo è che una tale dichiarazione di Prodi fa supporre l’intenzione di scendere in campo più come vetrina universale che come parterre tematico. «Finchè non viene chiarita la posizione a livello nazionale – conclude Cosolini – non possiamo nè ritirarci nè frenare la corsa». Aspetto peraltro rimarcato anche dalla presidente della Provincia triestina, Maria Teresa Bassa Poropat: «Senza il sostegno, soprattutto finanziario, del governo, Trieste non va da nessuna parte: è chiaro, quindi, che aspettiamo una risposta ufficiale da Roma, in modo da capire come orientarci». ti. ca.