
Fiera, vertice più snello un esecutivo con sei persone
C´è voluto un anno, ma alla fine Luca di Montezemolo ce l´ha fatta. Al vertice della Fiera d´ora in poi ci sarà un comitato esecutivo di sei persone che permetterà di snellire l´attività gestionale. Molti dei compiti fino a ieri assegnati al consiglio di amministrazione, un organismo pletorico di 18 persone che rappresentano istituzioni e associazioni di categoria, saranno affidati all´esecutivo. E´ quanto Montezemolo chiedeva da anni. Un problema che pose con forza un anno fa quando scoppiò la crisi legata al cambio dell´amministratore delegato. Lasciava Luigi Mastrobuono (ora in Confindustria) e al suo posto arrivava Michele Porcelli. Ricordate le dimissioni di Alfredo Cazzola e la spaccatura tra soci privati e pubblici? Acqua passata, ora. La concordia dopo un anno di gestione Porcelli è tornata e si è potuto affrontare il cosiddetto nodo della governance, una questione delicata che i complicati equilibri interni alla fiera non permettevano di affrontare. La commissione alla fine ha prodotto la sua proposta e ieri alla presenza del presidente della Fiera si è dato il via libera. L´esecutivo verrà materialmente formato a settembre e sarà Montezemolo a scegliere il poker di consiglieri che ne faranno parte assieme al presidente e l´Ad (i due vicepresidenti saranno invitati permanenti). Accanto al nuovo esecutivo ci sarà anche un comitato di controllo interno che si occuperà di questioni etiche, ma anche di statuto e patti parasociali. Una scelta che, secondo BolognaFiere, renderà la gestione più efficiente.