Rassegna stampa

La Fiera chiama a raccolta i parlamentari

di Enrico Giardini Un tavolo di coordinamento sulla fiera per promuovere e tutelare le manifestazioni espresse dal territorio veronese. A farne parte, oltre alla stessa Veronafiere, dovrebbero essere Comune, Provincia e Regione, ma anche i parlamentari veronesi. La proposta è stata avanzata ieri dal presidente di Veronafiere, Luigi Castelletti, a quattro dei 10 tra deputati e senatori scaligeri eletti nell’aprile scorso. È stato un primo contatto in vista di possibili forme di collaborazione per una Spa come la fiera che presto verrà divisa fra gestione e patrimonio. Una decisione, quest’ultima, che spetterà però ai soci dell’ente, cioè Comune, Provincia, Regione, Camera di Commercio, Fondazione Cariverona e Banco Popolare di Verona e Novara, che stanno elaborando un piano industriale per raggiungere l’obiettivo. «La fiera è un volano importante per le attività economiche del nostro territorio», spiega Castelletti, «e per questo è importante che gli enti e i soggetti istituzionali che vi operano concorrano, con buon senso amministrativo, a creare delle opportunità per svilupparlo». Federico Testa, deputato dell’Ulivo, spiega come «la fiera è una risorsa importante per la nostra città, per l’indotto, per le possibilità di turismo congressuale che offre e per questo sulla fiera è importante fare squadra per tutelare e valorizzare le risorse a disposizione». Antonio Borghesi, deputato dell’Italia dei valori, sottolinea però come sia «fondamentale che le fiere possano gestirsi autonomamente, pur in presenza però di un coordinamento a livello nazionale, non centralizzato sulle regioni». E sul piano internazionale che possibilità ci sono? Le fiere di Milano e di Hannover hanno abbozzato un percorso di collaborazione e alleanza. «I partner tedeschi sarebbero i nostri alleati migliori», aggiunge Borghesi, «e per questo occorre perseguire tutte le possibilità di collaborazione». Le opportunità, però, si creano individuando obiettivi e centrando risultati concreti. È la linea di Ettore Peretti, deputato dell’Udc: «L’obiettivo è destinare la maggiore quantità possibile di risorse economiche per la viabilità nel quartiere fieristico, per le infrastrutture collegate e anche per nuovi investimenti», spiega Peretti, «e questo deve concretamente avvenire all’interno della legge finanziaria. Per questo occorrerà sfruttare al massimo la presenza nel governo del sottosegretario all’Economia, professor Nicola Sartor, veronese. Io, seppure all’opposizione, contribuirò con spirito di collaborazione». Le risorse, spiega il deputato di Alleanza nazionale, Alberto Giorgetti, «ci sono e vanno soltanto indirizzate nel migliore dei modi, sia quelle pubbliche che quelle private. Se le banche hanno messo a disposizione 140 milioni di euro, ci sono opportunitàanche nel settore pubblico, sfruttando le risorse pubbliche, con l’Istituto per il commercio estero, con la Finest, la Finanziaria delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto. Le risorse per la fiera ci sono e basta selezionarle e indirizzarle nel modo giusto».

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