Rassegna stampa

Rimini Fiere punta all’internazionalizzazione

Rimini, 5 giugno 2006 – Si profilano settimane intense per l’attività internazionale di Rimini Fiera, chiamata in giugno a tre appuntamenti legati a manifestazioni in Cina, Russia e Brasile. “Una parte preponderante di questo programma – annuncia il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni – è legata ai temi dell’ambiente e quindi diretta emanazione di Ecomondo la fiera internazionale del recupero di materie ed energia e dello sviluppo sostenibile che quest’anno giungerà alla decima edizione, dal 9 all’11 novembre 2006”. Lo scorso anno la manifestazione richiamò oltre 45 mila visitatori e fu disposta su dieci padiglioni, occupati da 900 aziende. Al fianco dell’esposizione un calendario di 93 eventi seminariali con la partecipazione di 1090 relatori. Ecomondo è organizzata da Rimini Fiera in collaborazione con Conai ed i consorzi di filiera, Federambiente, FISE Assoambiente, Osservatorio Nazionale sui Rifiuti e tutti i più autorevoli organismi rappresentativi del settore. “Da Ecomondo – aggiunge il product manager, Alesandra Astolfi – è nata la mostra itinerante ECOfatto, che dopo le tappe di Rimini, Roma, Milano, Firenze ed Alessandria, proseguirà in altre città italiane proponendo in vetrina i prodotti ottenuti dal riciclo e inseriti in ampie scale produttive. Sul fronte delle due iniziative riguardanti l’ambiente, in Russia ed in Cina, previsti gli interventi del Prof. Luciano Morselli, responsabile del comitato scientifico di Ecomondo e ordinario in Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali dell’Università di Bologna – Polo Scientifico Didattico di Rimini, oltre che presidente del corso di laurea in Tecnologie Chimiche per l’Ambiente e per la Gestione dei Rifiuti, direttore del master in Tecnologie e Controllo Ambientale nel Ciclo dei Rifiuti. “A Shanghai – spiega Morselli – si svolgerà un vero e proprio incontro fra le realtà produttive e culturali di Europa e Cina. Sono in programma incontri con l’università Tongji di Shanghai e organizzeremo la visita di una delegazione cinese ad Ecomondo 2006. L’appuntamento di Mosca avrà anch’esso una precisa concretezza operativa per incrociare la domanda e l’offerta in tema tecnologie applicate per risolvere alcune emergenze ambientali che emergono. In particolare la bonifica dei siti contaminati, il sistema integrati di gestione dei rifiuti, il ciclo di depurazione delle acque e i sistemi di controllo della qualità dell’aria. In apertura presenteremo la prossima edizione di Ecomondo ad un centinaio di imprese russe”. Il primo dei tre appuntamenti internazionali è quello di Mosca, dal 7 al 9 giugno 2006. Rimini Fiera (con Cmp & Partners LLp, assieme a D&E, Diritto & Economia in Russia e nella CSI) organizza un workshop nel settore dell’ambiente con specifico riferimento alla filiera completa di tre macro-segmenti: aria, acqua e smaltimento rifiuti. “Il workshop – dice il direttore generale di Rimini Fiera, Piero Venturelli – vedrà l’incontro di circa 30 aziende italiane con un centinaio di imprese russe selezionate tra private e municipalizzate”. CMP & Partners LLP è una società di diritto inglese, con sedi a Londra, Lugano e Bologna. La società è partner da tre anni di Rimini Fiera ed ha ottima esperienza di business internazionale e sugli aspetti societari e legali ad esso collegati. E’ in programma anche un incontro alla Duma con i responsabili del dipartimento legislativo in tema ambientale della regione di Mosca. Inoltre, le imprese effettueranno anche visite mirate ad una centrale di trattamento delle acque e a siti per i quali è prevista una attività di bonifica ambientale. Per la riuscita della manifestazione è stato anche attivato un team tecnico di lavoro a Mosca, che rientra in una strategia di investimento di medio-lungo periodo. E questo, in chiave prospettica, per l’avvio pochi mesi di un futuro evento fieristico che preveda anche l’esposizione di macchinari e tecnologie. “Insieme a Rimini Fiera ci avviciniamo ad un mercato per noi nuovo – spiega Anna Lisa Lazzari, direttore commerciale della Sinterplast di Bergamo, tra le aziende partecipanti al workshop – visto che avanza la necessità di procedere a programmi di raccolta differenziata e quindi di avere contenitore appositi. Sarà molto importante capire, nei colloqui con l’ente legislatore, i programmi ed i tempi di questa nuova prospettiva”. IL MERCATO IN RUSSIA Il valore del mercato degli impianti per il trattamento di materiali e sostanze inquinanti e per la protezione ambientale è di circa 1 miliardo di euro, di cui il 65% deriva dall’attività di import. Le forniture di impianti dall’estero crescono del 32-40% all’anno. La Russia ha aderito al Protocollo di Kyoto a Gennaio 2006. La materia è oggetto di nuova legiferazione sia in ambito nazionale che regionale. La Federazione Russa, insieme a Cina e India, è oggi una delle tre grandi economie mondiali in piena espansione: nel 2005 il suo Pil e’ cresciuto del 6,4 percento, la produzione industriale del 4% e il commercio al minuto di quasi il 12%. L’attivo della bilancia commerciale, grazie soprattutto all’export di petrolio e di gas naturale, è saltato da 85 a 120 miliardi di dollari nel 2004-2005. Dal 27 al 30 giugno 2006, sempre sui temi ambientali, l’appuntamento con Rimini Fiera è invece a Shanghai, con la seconda edizione di ECOMONDO CHINA. L’evento, che gode del patrocinio del Ministero delle Attività Produttive e del Ministero dell’Ambiente, si svolgerà all’interno di IFAT CHINA, la più importante manifestazione asiatica dedicata all’ambiente e promossa dalla Fiera di Monaco, con la quale Rimini Fiera ha stretto una alleanza nel settore specifico. Una mostra collettiva al Shanghai New International Expo Centre che vedrà protagoniste una quindicina di aziende italiane prevalentemente interessate al ciclo di trattamento dei rifiuti, organizzata al fianco di altre ‘collettive’ in rappresentanza di Corea, Finlandia, Austria, Singapore e Usa. Rimini Fiera ha anche organizzato la presenza di una delegazione di imprenditori, in rappresentanza di aziende aderenti a Federambiente, che faranno visita al quartiere di Shanghai. Ecomondo China si inserisce nel contesto del calendario ufficiale di manifestazioni collegate alla presenza italiana in Cina. L’iniziativa è possibile grazie al sostegno della Regione Emilia Romagna, la regione più attiva in quel Paese con progetti relativi all’industria automobilistica, alimentare e ora nel settore dell’ambiente. Il mercato vede ormai la presenza di imprese italiane che grazie a joint venture definite con partner locali, si presentano già con marchi cinesi sul mercato. All’inaugurazione di Ifat China è quindi prevista la partecipazione dell’assessore regionale alle Attività Produttive Duccio Campagnoli. “La collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna e Rimini Fiera per l’organizzazione della collettiva Ecomondo China risale già al 2004 – spiega Ruben Sacerdoti, responsabile servizio regionale per l’internazionalizzazione delle imprese – alla prima edizione della manifestazione organizzata a Shanghai. L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo della collaborazione fra le imprese emiliano-romagnole operanti nei settore dei servizi e delle tecnologie ambientali e le loro controparti cinesi. Ecomondo Cina rientra, in particolare, fra le azioni promosse dallo Sportello regionale per l’Internazionalizzazione delle Imprese della Regione Emilia-Romagna a supporto della promozione all’estero delle manifestazioni fieristiche regionali del settore Ambiente/Multiutilities e dell’affermazione a livello internazionale dei centri fieristici dell’Emilia-Romagna quali attori fondamentali per l’internazionalizzazione del sistema produttivo regionale, in un paese, la Cina, nel quale anche in vista delle Olimpiadi di Pechino del 2008 e l’Expo di Shanghai del 2010, gli investimenti nel settore ambientale hanno raggiunto nell’ultimo Piano quinquennale gli 85 miliardi di dollari. La Cina rappresenta da tempo per la Regione un paese target verso cui indirizzare i nostri interventi a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese. La forte crescita dell’economia cinese continua, infatti, ad orientare un numero sempre crescente di imprese della regione a dedicarsi con sempre maggiore interesse verso la Cina: negli ultimi anni, l’incremento nell’interscambio commerciale tra Emilia-Romagna e Cina è in costante crescita e la Cina risulta attualmente per l’Emilia-Romagna il sesto partner commerciale extra UE per esportazioni e il primo partner extra UE per importazioni. Nel solo 2005 l’interscambio Emilia-Romagna Cina ha fatto registrare un aumento del 17,9% rispetto all’anno precedente”. Fra le imprese che saranno ad Ecomondo China, la Idreco Spa di Voghera (Pavia), fornitrice di tecnologia per la depurazione e il risanamento ambientale: “Siamo attivi con otto impianti in diverse province – spiegano – con la particolarità di offrire tecnologia italiana per desolforare i fumi prodotti da centrali che bruciano carbone e olio combustibile. La Cina si pone il problema di migliorare la qualità dell’aria e in prospettiva crediamo si possa continuare un’attività di sviluppo per la tecnologia italiana”. IDRECO è presente nel mercato Cinese, in partnership con alcune imprese locali, sia con forniture dei propri impianti che come licenziante della propria tecnologia ai più prestigiosi enti energetici cinesi per i loro impianti di desolforazione fumi con oltre 8.100 MW già installati. IL MERCATO IN CINA La Cina è un mercato in rapido sviluppo in termini di knowhow, prodotti e servizi legati all’intero settore ambientale. L’alto volume di investimenti unito ad una domanda in crescita rendono tale settore particolarmente dinamico. Il problema ambientale, l’inquinamento di aria, acqua e lo smaltimento di rifiuti solidi urbani ed industriali sono una delle principali minacce. Gli investimenti nel mercato cinese dell’ambiente nel quinquennio 2001-2005 sono stati stimati in 85 miliardi di US $ (secondo i dati del piano quinquennale). Gli esperti hanno anticipato che nel nuovo piano quinquennale si terrà conto di standard più elevati e del know how ad oggi acquisito. In particolare le Olimpiadi di Pechino del 2008 e L’Expo di Shanghai del 2010 richiedono grande attenzione all’ambiente nel progettare le opere infra-strutturali e al contempo necessitano di tecnologie ambientali. Questo vale soprattutto per la Cina ma anche per i Paesi vicini. Secondo una ricerca di ‘Deutsche Bank Research’ La Cina consuma una quantità di energia che è quattro volte superiore a quella della Germania e più di sette volte rispetto al Giappone. I costi dell’inquinamento ambientale in Cina sono esorbitanti: si attestano tra l’8% e il 12% del Pil, sebbene altre stime parlino di cifre anche più elevate. L’efficienza del settore energetico potrebbe essere incrementata tra il 30 e il 50%. Alla fine del 2005, l’ente per la protezione ambientale della Cina (SEPA, State Environment Protection Administration), ha annunciato un piano di investimenti per un totale di 160 miliardi di dollari destinati all’adozione di misure di tutela dell’ambiente dal 2006 al 2010. Delle 20 città che hanno il primato mondiale della peggiore aria da respirare, 16 sono in Cina e secondo l’Oms la scarsa qualità dell’aria in Cina è responsabile di circa 250mila decessi all’anno. Anticipiamo infine che dal 19 al 22 giugno, a San Paolo, Rimini Fiera si dedicherà invece al dolciario artigianale con il IV FITHEP MERCOSUR DO BRASIL. In esposizione, prodotti, macchine ed accessori per il gelato, macchine ed accessori per la pasticceria, arredamento per i punti vendita. Organizzata da Euroamerica, una joint venture tra Rimini Fiera e Publitec (gruppo editoriale leader del settore in Sudamerica), la manifestazione è il punto di incontro per gelatieri, pasticceri, grossisti, concessionari e rivenditori provenienti dalle diverse regioni del Brasile, ma anche dall’Argentina, dalla Bolivia, dall’Equador e dal Perù. La manifestazione s’inserisce in un contesto di domanda importante: il Brasile è abitato da oltre 150 milioni di persone con una presenza di ben 35 milioni (11 milioni nella sola area paulista) di oriundi italiani che hanno cultura alimentare e gusti che si richiamano al Paese d’origine. Inoltre, la struttura degli esercizi pubblici è tale da contenere una vasta gamma di prodotti alimentari artigianali e una delle primarie necessità è quella di poter disporre di tecnologie e preparati che consentano alle attività commerciali un’apertura prolungata e non ristretta alla stagionalità dei prodotti freschi.

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