
Crisi finita per l’occhialeria
BELLUNO – Moderato ottimismo e voglia di darsi da fare girando per mostre e fiere. I dati parzialmente positivi che hanno accompagnato il secondo semestre 2005 (si veda scheda a lato) si stanno confermando nei primi mesi di quest’anno ed è così in atto una significativa ripresa dell’occhialeria soprattutto per le grandi aziende e, tramite l’indotto, le piccole e medie.
«Ci sono segnali positivi dal mercato europeo e dalla Germania in particolare – spiega Valter da Rin, presidente di Sipao, la Sezione industrie produttrici di articoli per l’occhialeria di Assindustria Belluno – Molto probabilmente questo trend positivo si proietterà fino alla fine dell’anno. Previsioni a lungo termine è difficile farne, ma si registra nei primi mesi del 2006 una sostanziale stabilità per quanto riguarda le aziende e una netta ripresa dei livelli occupazionali. Nel nostro settore c’è però difficoltà a trovare manodopera». Una difficoltà legata al fatto che, a Belluno, i lavoratori fuoriusciti a suo tempo dall’occhialeria hanno in buona parte trovato nel frattempo un impiego nel turismo e, adesso che servono sia manovalanza che operai specializzati, si fatica a trovarli. «Ci sono aziende – rileva Da Rin – che cercano 20 o 30 dipendenti e ne trovano, si e no, quattro o cinque. In parte già oggi molti extracomunitari lavorano nelle nostre aziende, ma data l’alta specializzazione richiesta per determinate qualifiche, sarà difficile giocare questa carta».
Tra i fattori che hanno portato a una inversione di tendenza c’è anzitutto la capacità delle imprese di reagire alla crisi partecipando a fiere e missioni all’estero per presentare prodotti nuovi e, soprattutto il riassetto societario di alcune grosse aziende. «L’ingresso dei nuovi soci alla Marcolin e l’entrata in borsa della Safilo hanno ristabilito delle posizioni finanziarie che portano solo vantaggi. Gli imprenditori che hanno resistito alle difficoltà hanno adesso preso il largo e sono fiduciosi nel continuare lungo questo trend. Ma è ancora presto per affermare che è in atto una ripresa: meglio piuttosto parlare di ritorno ai valori normali di due o tre anni fa. Una normalità che, se rapportata comunque ai mesi precedenti, significa una notevole inversione di tendenza. Insomma, è la quiete dopo la tempesta perché abbiamo riassorbito tutto quello che si era perso. Proprio in questo momento diventa molto importante che ci siano strumenti finanziari in grado di supportare il sistema».
Saranno soprattutto le piccole e medie occhialerie a beneficiare, così, dell’accordo di factoring siglato di recente fra Assindustria Belluno, NeaFidi e Banca Ifis: un plafond di 25 milioni è disponibile da subito per un bacino di oltre 600 occhialerie che, indipendentemente dal loro volume di affari, potranno trasferire attraverso un contratto di factoring i propri crediti commerciali presenti e futuri, limitatamente nel tempo e a titolo oneroso, ottenendone in cambio – a seconda del tipo di contratto – la gestione, l’incasso, la garanzia e l’anticipo parziale o totale.
«Si tratta di uno strumento innovativo e incoraggiante che NeaFidi, su nostra segnalazione, ha prontamente studiato e reso operativo – ha commentato Celeste Bortoluzzi, già presidente di Assindustria Belluno – Grazie a questa nuova formula di factoring anche le piccole e medie imprese del distretto dell’occhiale possono usufruire di un’alternativa al credito bancario ordinario e accedere senza difficoltà a un sistema che consentirà di mantenere la propria liquidità. Le imprese devono poter contare su strumenti finanziari innovativi come questo, veloci e di facile utilizzo, che supportano le aziende più piccole e permettono la creazione di un nuovo valore».