Rassegna stampa

FIERE: MARCHE; MERLONGHI, ENTRO 2006 SPA E ENTE UNICO

ANCONA, 9 MAG – Passare dalla disponibilità dichiarata da enti e associazioni ai fatti, e trasformare entro il 2006 l’ Ente regionale fieristico in spa, creando un polo unico regionale, la “Fiera dell’ Adriatico”, che comporterebbe l’ “inglobamento di Pesaro da parte di Ancona, senza campanilismi né prevaricazioni”. E’ l’obiettivo che si pone il presidente dell’ Erf Dante Merlonghi. In alternativa ad una “scommessa che si deve vincere – ha detto – ci sono le dimissioni”. Merlonghi, candidato alle politiche con l’ Idv nel Lazio, è peraltro in attesa del verdetto che scaturirà dalla riunione della giunta per le elezioni di Palazzo Madama e che potrebbe far scattare la sua elezione al Senato se venisse recepita l’ applicazione della legge elettorale, escludendo la soglia di sbarramento al 3%, nel caso in cui la coalizione non superi il 55% dei consensi. Quanto alla trasformazione in spa dell’ Erf, il presidente dell’ ente ha ribadito che proporrà di avviarla al prossimo consiglio generale dell’ ente, che si insedierà la prossima settimana e che dovrà nominare la giunta esecutiva. La nuova società, ha rilevato Merlonghi, dovrà avere “solidità economica e finanziaria” che potrà essere garantita dall’ ingresso di soggetti pubblici (Regione Marche, Comuni, Province, Camere di commercio, associazioni di commercianti, industriali, artigiani, Università delle Marche) e privati, come le banche. In una lunga serie di incontri, ha riferito Merlonghi, i rappresentanti degli enti hanno infatti “convenuto che sia giunto il momento di superare la frammentazione a livello regionale” e “pensare a un progetto globale di ampio respiro” per arrivare ad un’ infrastruttura espositiva moderna, “in grado di competere con le fiere nazionali e internazionali”, di “aggredire il mercato”, “garantire sviluppo, occupazione e benefici economici per il territorio”. Ad aprile, nel corso di un comitato tecnico delle fiere delle Marche, ha aggiunto Merlonghi, anche il presidente della fiera di Pesaro Alberto Drudi ha concordato sul progetto di creare un polo unico e di non porre più un problema di territorialità. La “Fiera dell’ Adriatico”, ha spiegato Merlonghi, ha la sua “sede naturale” ad Ancona ma “ogni provincia marchigiana avrebbe il giusto riconoscimento all’ interno dell’ ente e verrebbero valorizzate le diverse specificità territoriali anche in località che attualmente non posseggono contenitori”. Quanto alla futura collocazione della fiera, Merlonghi non ha nascosto i “problemi di viabilità e di fruizione da parte dei cittadini”, riferendo dell’ impegno del sindaco di Ancona Fabio Sturani a “risolvere il problema con scadenza 2008 (scadenza della convenzione con l’ Autorità portuale; ndr)”. Come futura collocazione si è parlato anche di Falconara o della zona Baraccola ad Ancona. “Si sta ragionando sulle aree”, ha glissato Merlonghi, ma “Sturani vuole che sia Ancona il centro di attenzione” e comunque “non ci sognamo di spostare la fiera senza il beneplacito di Comune e Provincia di Ancona”. Ad ogni modo, ha concluso, un nuovo polo fieristico regionale “é una delle grandi infrastrutture imprescindibili per lo sviluppo dell’ economia regionale, al pari di porto, aeroporto e interporto” e può “trovare quello spazio che oggi è vuoto lungo la direttrice fieristica Milano, Bologna, Rimini e Bari che potrà avere ulteriore apertura verso mercati dell’ Est europeo”.

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