
Fiera, rilancio da 89 milioni di euro
La Provincia apre i cordoni della borsa per il grande progetto (costo: 89 milioni di euro) di rilancio del Polo fieristico e congressuale. E Garda Trentino Fiere spa si appresta a lanciare un’emissione obbligazionaria per 15 milioni di euro della durata di 10 anni. La notizia a Riva – per la gioia del presidente Mauro Malfer – l’ha portata ufficialmente Paolo Nicoletti, dirigente delegato dall’assessore provinciale Tiziano Mellarini a presenziare all’apertura del «Biteg Forum 2006» (la borsa del turismo enogastronomico), quest’anno incentrato sulla «filiera del territorio per un sistema più concorrenziale». «Il marketing territoriale – ha detto Nicoletti – è il futuro, e l’enogastronomia è una delle eccellenze del territorio. La scelta di fare di questo Biteg un forum di idee non poteva trovare cornice più adatta di Riva del Garda, con il suo Polo fieristico-congressuale sul quale la Provincia di Trento ha fatto una grossa scommessa. E proprio oggi la giunta ha approvato un’importante tranche di finanziamento al progetto di ampliamento e riqualificazione delle sue strutture». Territorio trentino, dunque, che si promuove attraverso il Polo gardesano, sul quale verranno investiti nei prossimi anni (dal 2006 al 2010) ben 89 milioni di euro, di cui 67 milioni e 610 mila alla Baltera e 21 milioni e 650 mila al Palacongressi (dove è in corso Biteg). A fronte dell’impegno economico complessivo, l’esigenza di copertura finanziaria è di 65 milioni di euro, che verrà onorata dalla Provincia in proporzione alla quota di partecipazione alla Garda Trentino Fiere spa, ossia al 74%. Nell’ambito di tale progetto, la Garda Trentino Fiere Spa prevede di procedere alla prima fase di investimento che interessa il Polo fieristico (si svilupperà nel biennio 2006-2007) prevedendo un esborso di 21 milioni di euro, a cui corrisponde un concorso finanziario della Provincia di 15 milioni. La stessa Garda Trentino Fiere, con il supporto di Ixis Corporate e Investment Bank (alla quale è stato conferito un incarico di assistenza e consulenza in merito alla realizzazione di operazioni finanziarie) e la supervisione della Provincia, ha ritenuto che l’operazione più conveniente, relativamente alla quota assistita da concorso della Provincia, sia un’emissione obbligazionaria da 15 milioni di euro della durata di 10 anni. Cifre che fanno tremare i polsi, per un progetto che però trova giustificazione e slancio da una provincia come la nostra, caratterizzata da una forte presenza di piccole e medie imprese per le quali la partecipazione alle manifestazioni fieristiche rappresenta uno strumento irrinunciabile di promozione aziendale e di informazione sull’andamento del mercato, utile a favorire i processi di apertura alla dimensione internazionale. Al di là degli effetti economici diretti, l’attività fieristica crea poi un indotto «amplificato» in un territorio ad alta vocazione turistica. Si deve infine tener conto che le fiere stanno diventando sempre più un’importante vetrina del territorio, uno strumento di marketing territoriale (e si torna quindi ai concetti sottolineati dal Biteg) attraverso il quale un’area può mettere in evidenza la «filiera» delle proprie risorse, capacità, competenze ed attrattive. Non è comunque una «piazza» facile quella fieristica italiana. Milano è la struttura di dimensioni più consistenti (470 mila metri quadri), seguita dall’asse Bologna-Rimini (289 mila mq) e da Roma (150 mila mq quadrati, con ampliamenti programmati a 189.000 mq). In Trentino l’attività di dimensione internazionale è contraddistinta dalla peculiarità di essere concentrata a Riva del Garda, con una superficie di 47.900 metri quadri che non sfigura nel panorama nazionale, come pure il numero di visitatori (53 mila nel 2004) e fatturato (9 milioni di euro nel 2004). 13/05/2006