
Fiera di Vicenza i prima linea per la promozione del gioiello italiano nel mondo…
Vicenza, 2 maggio 2006 – Continua l’azione promozionale della Fiera di Vicenza a favore del gioiello italiano. Dopo la missione in Cina, realizzata in collaborazione con World Gold Council e Anglogold Ashanti, ora si parla di futuro con la riunione odierna volta a presentare alle aziende orafe il progetto Gold Expressions 2007, con lo scopo di rinvigorire il design orafo mondiale attraverso la leadership della creatività italiana. Una leadership, come sottolinea il presidente della Fiera Valentino Ziche, che va ribadita con forza e che rappresenta uno degli obiettivi primari dell’Ente vicentino. “Grazie alla strategica collaborazione con Wgc e Anglogold Ashanti- continua – tale obiettivo è stato raggiunto. Ora si tratta di consolidare i risultati conseguiti.” Alla vigilia della quarta edizione di questo progetto, significativo è stato l’aumento del numero dei partecipanti (da 54 a 65) e si è ulteriormente qualificata la proposta delle collezioni che si sono succedute e si è andata via via rafforzando anche la rappresentatività dell’evento, dal momento che le aziende che hanno partecipato all’edizione in corso processano il 50% dell’oro lavorato in Italia. Significativo il ruolo svolto dalle aziende vicentine e venete che, da sole, hanno rappresentato il 58% del totale delle aziende partecipanti a Gold Expressions 2006 a testimonianza della vitalità del nostro polo produttivo. “L’importante investimento sostenuto dalla nostra Fiera – riprende Ziche – a supporto di questa collaborazione vuole essere il segno tangibile del ruolo che ricopre nel panorama nazionale e internazionale, un ruolo che non si limita alla realizzazione di manifestazioni fieristiche che riscontrano apprezzamenti ad ogni livello, ma che trova declinazione nello sviluppo di azioni di marketing a supporto del nostro “made in Italy” sui mercati ritenuti strategici per la produzione orafa nazionale.” Interessanti le ricerche condotte da Wgc nei cinque mercati prioritari per il consumo di gioielli in oro(Italia, Stati Uniti, India e Medio Oriente) che hanno evidenziato due gruppi di consumatori particolarmente attivi nell’acquistare e regalare gioielli d’oro, i quali si muovono in aree emozionali ben delineate: la prima è l’area dell’amore e dell’affetto, simbolo di legame fra le persone, mentre la seconda è l’area dedicata all’espressività e alla gratificazione, ove il gioiello è acquistato e indossato – soprattutto dalle donne – perché esalta la propria bellezza e sensualità. Conoscere le abitudini d’acquisto dei consumatori, il loro stile di vita, i valori, le preferenze in fatto di gioielli, le affinità e le differenze che governano il loro approccio con il mondo dell’oro è quindi molto importante per poter progettare gioielli in sintonia con le loro aspettative e perciò più facilmente vendibili. Il programma degli interventi della riunione odierna, dopo il saluto del presidente della Fiera Valentino Ziche, vedrà fra i relatori il direttore generale di Wgc Philip Olden e il suo staff, fra cui John Calnon, Christina Sami, Rachelle Blewett e Daniela Invernizzi, ai quali si affiancheranno Mark Hanna Vicepresidente Bel-oro Usa e Paola De Luca, direttore creativo di Tjf-trends and Jewellery Forecasting.