
Le tre Fiere all’assalto del mercato
Non solo Mosca, ma anche San Pietroburgo. Non solo vino, ma anche arredamento e design. Sono queste le strategie studiate da VeronaFiere per imporsi maggiormente nel mercato russo.
«L’edizione 2006 di Vinitaly Russia si terrà il 25 maggio – spiega il presidente Luigi Castelletti – ma due giorni dopo andremo a San Pietroburgo, a conferma che il progetto per quel Paese non è limitato alla capitale e proseguirà dopo i positivi riscontri registrati nelle ultime edizioni».
Il direttore generale di VeronaFiere, Giovanni Mantovani, analizza i dati del settore: «In Russia la richieste dei vini italiani è salita del 40% nell’ultimo anno. Considerando che il prodotto italiano piace anche se non è ancora molto conosciuto, occorre investire molto sulla conoscenza del prodotto di qualità».
Oltre all’agroalimentare, l’ente fieristico scaligero prosegue nell’opera di supporto all’internazionalizzazione nel settore mobile-arredo del quale detiene fiere leader nel comparto.
«Il successo registrato con la mostra "Abitare il Tempo" a Mosca – precisano Castelletti e Mantovani – fa capire che siamo sulla strada giusta. Obiettivo dell’iniziativa ccompagnare le aziende italiane sui mercati internazionali, aiutandole a trovare nuovi canali commerciali e nuove opportunità d’affari».
La Fiera di Padova ha già organizzato a Mosca quattro edizioni del "WasteTech – Salone Internazionale della gestione dei rifiuti e dell’industria del riciclaggio", l’evento più importante del settore in tutta l’area post-sovietica. La rassegna, a cadenza biennale, verrà riproposta nella primavera del 2007. «Lo sviluppo di WasteTech – precisa Andrea Olivi, direttore generale della Fiera di Padova – riflette il processo di formazione e intensa crescita delle industrie del riciclaggio e della gestione dei rifiuti in Russia e nella Csi. Nell’arco di tre edizioni la manifestazione, che ha occupato uno spazio espositivo di oltre 3.000 mq, ha raddoppiato il numero di espositori ed rrivata a 5.400 operatori professionali».
A guardare con attenzione al mercato della Russia c’è anche la Fiera di Vicenza, in particolare per quanto riguarda il settore orafo. «Le aziende gioielliere russe – spiega il presidente Valentino Ziche – sono più di 15 mila, di cui 2 mila sono produttrici e quasi tutte attive nella gioielleria con pietre. Il maggior esportatore di gioielleria in Russia è la Turchia seguita, in valore, da Italia e Germania. Per quel che riguarda l’export italiano, dopo il minimo storico registrato nel 1999 con lo 0,1% è risalita ad oggi all’1,1% pari a quasi 40 milioni di euro che pongono la Russia al 19° posto tra i paesi esteri destinatari di gioielleria italiana».
Allettanti le prospettive future, come conferma la crescita degli operatori russi nell’edizione di gennaio di Vicenzaoro1. «È un mercato – aggiunge Ziche – che va monitorato con attenzione per le straordinarie potenzialità di aumento dei consumi. In Russia, e soprattutto a Mosca, il consumismo è in fortissima accelerazione. Il mercato dei beni di lusso vale oggi molti milioni di dollari, con un 75% del volume totale venduto a Mosca. Una situazione che è facilmente destinata a svilupparsi e a fare dell’intera Russia un mercato ricettivo per i beni top».