Rassegna stampa

Ecomondo torna in Cina

Rimini, 2 marzo 2006 – Dopo la felice esperienza del 2004, Ecomondo torna protagonista in Cina con la seconda edizione di Ecomondo China (Shanghai, 27-30 giugno, Shanghai New International Expo Centre) nell’ambito di Ifat China, la più importante manifestazione asiatica dedicata all’ambiente e promossa dalla Fiera di Monaco. “Questa seconda edizione – spiega Lorenzo Cagnoni, Presidente di Rimini Fiera – consolida e fortifica i nostri rapporti con i colleghi tedeschi, titolari del salone triennale più importante al mondo nel settore ambiente e smaltimento, e ci vede ancor più protagonisti all’interno della manifestazione. Si intensifica il nostro cammino di internazionalizzazione e grazie al sostegno della regione Emilia Romagna siamo nelle condizioni di offrire alle imprese italiane un palcoscenico strategico per lo sviluppo del loro mercato. La tutela dell’ambiente, in Cina, è argomento di strettissima attualità, vista la necessità di osservare i protocolli ambientali a fronte dell’impetuoso sviluppo industriale”. Proprio la proficua collaborazione passata, ha spinto Ifat China a coinvolgere maggiormente la delegazione delle imprese italiane, che con il contributo prezioso della Regione Emilia Romagna avranno attraverso Ecomondo China una presenza istituzionale più accentuata, parteciperanno al road show che le imprese faranno nelle maggiori città cinese a latere della manifestazione. Inoltre a testimonianza del ruolo da protagonista che giocherà il nostro paese all’interno della fiera Ifat è stato nominato membro del board scientifico il professor Luciano Morselli, responsabile del comitato scientifico di Ecomondo, anche per dare una maggiore visibilità alle eccellenze italiane in campo ambientale. Ad Ecomondo è stata richiesta l’organizzazione di un convegno internazionale ed il tema individuato riguarda la gestione integrata dei rifiuti, con particolari approfondimenti su una tematica molto importante in Cina: lo smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici. Le Olimpiadi del 2008 a Pechino e l’Expo di Shanghai del 2010 segnano due tappe fondamentali nel cammino di sviluppo della Cina, per le quali le imprese di tutto il mondo stanno avviando importanti collaborazioni. Due eventi di interesse anche per l’Italia, le cui imprese nel settore dell’ambiente e delle tecnologie connesse hanno ottime prospettive. Gli investimenti previsti dalla Cina nel piano quinquennale 2001-2005 in campo ambientale sono stati di 85 miliardi di dollari e il prossimo programma prevede ulteriori incrementi. Va inoltre ricordato che in Cina è appena iniziato ‘l’anno dell’Italia’, il Paese col quale il ‘gigante asiatico’ ha progetti importantissimi in corso nel settore ambientale: il padiglione italo-cinese ecoefficiente nel cuore dell’università di Tsinghua, con l’uso delle migliori tecnologie e lo sviluppo di una edilizia ecosostenibile; lo studio per l’utilizzazione di fonti rinnovabili in Tibet e, in previsione dell’Expo 2010, lo sviluppo di tecnologie avanzate per la produzione e la utilizzazione dell’idrogeno nei settori della generazioni di elettricità e trasporti in collaborazione con la municipalità di Shanghai. In Cina, il Ministero dell’ambiente italiano, che patrocinerà Ecomondo China, sta lavorando da 5 anni, con investimenti pari a circa 100 milioni di euro, che hanno prodotto un volano di ulteriori finanziamenti per 65 milioni, destinati a progetti italo-cinesi. I settori merceologici presenti ad Ecomondo China riguarderanno la distribuzione ed il trattamento dell’acqua, smaltimento e riciclaggio dei rifiuti, tecnologia per la riduzione delle emissioni e per il controllo acustico, l’energia da fonti rinnovabili, bonifica dei siti contaminati, studi e servizi in campo ambientale.

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