
Palermo ancora commissariata
Sarà la prossima legislatura regionale della Sicilia a dover affrontare concretamente la questione Fiera del Mediterraneo. Nel frattempo il quartiere palermitano, per il quale appena un paio d’anni fa ancora si favoleggiava di un futuro brillante e della costruzione di un nuovo insediamento da ben 30mila metri quadri, è commissariato (terza gestione straordinaria consecutiva), in una situazione di difficoltà gestionale che non ha ancora consentito la definizione dei particolari del calendario fieristico per l’anno in corso.
Il commissario straordinario dell’ente fieristico palermitano, l’avvocato Giovanna Livreri, in carica dallo scorso ottobre insieme con i vicecommissari Marcantonio Moschetti e Francesco Paolo Curione, si è trovata a gestire una contingenza pesante, con i dipendenti privi di stipendio fin dalla passata estate (fatto che aveva determinato la cancellazione di un nuovo appuntamento fieristico dello scorso autunno) ed in assemblea permanente dal 4 ottobre, convinti a tornare al lavoro solo in seguito all’assicurazione che i proventi di Medielettrica, rassegna specializzata dell’illuminotecnica ed elettronica, sarebbero stati devoluti direttamente al pagamento delle spettanze pregresse.
L’influenza della Regione è sempre stata determinante sugli andamenti della Fiera del Mediterraneo, grazie alle cospicue iniezioni di fondi, sia destinati alla gestione ordinaria che dirottati attraverso il sostegno alle organizzazioni delle varie rassegne, fra cui spiccano, oltre alla Campionaria (unica internazionale del calendario) quelle del settore pesca e mare. Potrebbe definirsi il quartiere delle occasioni perdute, e non solo per colpa di chi lo ha gestito finora: Palermo infatti, pur fieristicamente vocata per posizione ad interpretare le esigenze del vasto bacino mediterraneo, soprattutto in vista del mercato unico del 2010, è penalizzata dalla precaria accessibilità (dall’area del Maghreb c’è un solo collegamento aereo con Tunisi, in soli tre giorni della settimana e, nell’intera Italia del Sud, l’unica città collegata con voli è Napoli) e dall’obsolescenza delle strutture. Ecco quindi che le partnership tentate negli anni recenti, la più qualificante delle quali quella del gruppo Fiera Milano che ha coinvolto società sue partecipate nell’organizzazione di fiere quali MediBit, turismo, e MediConfort, condizionamento e impiantistica, non hanno avuto sviluppo. Resta appannaggio della Fiera del Mediterraneo il solo respiro regionale delle manifestazioni, nel 2005 confinate ai settori dell’alimentare, della moda sposa e dell’elettrotecnica.
E.Sb.