Rassegna stampa

Calendario «difficile» per Rho-Pero

È un rapporto caratterizzato da luci e ombre quello tra gli allestitori e i nuovi padiglioni fieristici di Milano, il polo espositivo di Rho-Pero. Tra le zone d’ombra rientra a pieno titolo il calendario che a parere dell’Asal prevede pochi giorni dedicati al montaggio degli allestimenti. Troppo pochi per riuscire a lavorare in modo adeguato. In realtà quello del calendario è un problema che si trascina da qualche anno e non riguarda solo Milano ma gran parte delle Fiere italiane guidate sempre più dall’obiettivo di concentrare i tempi dedicati alle operazioni di allestimento. Una tendenza che l’Asal cerca di contrastare anche per garantire il rispetto di condizioni di lavoro accettabili.

Oltre a ciò, però, Pierpaolo Vaj presidente dell’Associazione degli allestitori, sottolinea anche la difficile viabilità interna che crea problemi ai movimenti dei bilici per i quali non sono nemmeno previsti specifici parcheggi. Infine la viabilità esterna, che si spera migliori in modo sensibile con il completamento dei collegamenti all’autostrada A8-A9, alla statale del Sempione e alla Tangenziale ovest.

In compenso, già da un anno, l’Asal ha avviato un tavolo permanente di consultazione tecnica con Fiera Milano con risultati soddisfacenti. Oltre a contribuire alla risoluzione di piccoli problemi connessi all’attività di allestimento all’interno dei padiglioni, uno degli obiettivi principali dell’iniziativa, ormai a portata di mano, è la definizione di un Protocollo d’intesa che potrà diventare un punto di riferimento anche per altri quartieri fieristici. Questa iniziativa rientra nell’ambito dell’attività istituzionale dell’associazione che proprio tramite il raggiungimento di accordi con le società di gestione di quartieri fieristici e spazi espostivi, con le segreterie organizzative e la Federazione internazionale fra le associazioni degli allestitori vuole arrivare a una semplificazione e standardizzazione dei rapporti fra le aziende allestitrici e chi gestisce gli spazi fieristici nonché con gli espositori.

Inoltre l’Asal, convinta che la realtà rappresentata da un soggetto importante quale il nuovo polo fieristico debba interagire con il territorio, si è fatta promotrice di un rapporto di collaborazione con il Comune di Rho. Secondo Vaj, infatti, non si deve correre il rischio che il «nuovo polo si sviluppi come realtà autosufficiente che non interagisce con la società circostante». Al contrario il quartiere fieristico deve essere un’occasione per tutti. A tale scopo l’Asal ha deciso di creare insieme al Comune di Rho una banca dati attraverso la quale gli allestitori potranno verificare le risorse produttive e i servizi offerti dal territorio e quindi individuare collaboratori e partner residenti nell’area del nuovo polo.

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