Rassegna stampa

Agricoltura in difficoltà: chiuse 900 aziende

Prezzi dei prodotti agricoli giù del 5%, ma con punte che arrivano al -10% per l’orzo e -30% per il frumento; calo produttivo del 15% per la vendemmia; numero delle aziende ancora in diminuzione (-1% rispetto al 2004, pari a circa 900 imprese in meno), anche se meno marcata rispetto al 2004. Sono i numeri dell’annata difficile dell’agroalimentare del Veneto, a pochi giorni dall’inaugurazione – il 9 febbraio – di Fieragricola a Verona.
E sullo sfondo c’è anche l’incognita rappresentata dall’impatto della nuova politica comunitaria sul comparto saccarifero. Un momento critico, e il recente taglio dei fondi deciso dall’ultima Finanziaria regionale certo non aiuta. Per cercare di dare respiro al settore, diversi sono gli strumenti in campo; dal taglio della burocrazia, portato avanti dall’assessorato regionale competente, alla crescente attenzione del settore creditizio. Un fondo di garanzia per l’accesso al credito dell’agricoltura, secondo le disposizioni di Basilea 2, è attualmente allo studio.
Nonostante lo scenario non incoraggiante, sono 5mila i giovani in regione che scommettono su un futuro nel verde: tanti sono infatti gli allievi dei 13 istituti agrari tecnico-professionali, che si sono riuniti in una Rete di scuole allo scopo di far conoscere alle istituzioni e al mondo agricolo le proprie esigenze e prospettive, e di promuovere un rinnovamento scientifico e didattico.
La Fiera internazionale biennale della meccanica, dei servizi e dei prodotti per l’agricoltura e la zootecnia di Verona si prepara intanto a tagliare il nastro dell’edizione numero 107. Per vincere la crescente concorrenza a livello nazionale e non solo – si pensi al MiWine di Milano, che sembra sfidare direttamente il Vinitaly – Veronafiere punta sul potenziamento dell’offerta e dei servizi per gli espositori. Nel corso del 2005 tre sono state le nuove rassegne, tutte già riconfermate, mentre si moltiplicano le missioni all’estero.
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