Rassegna stampa

«Per aeroporti e fiere subito due holding regionali»

BOLOGNA – «La mia non è una ricetta, ma un ragionamento razionale, oggettivo. Per rilanciare le Fiere emiliano-romagnole e gli aeroporti della regione è necessario pensare a due holding e tagliare dove va tagliato». Gianfranco Ragonesi, segretario generale di Confartigianato Emilia-Romagna spiega così il futuro delle grandi strutture logistico-fieristiche della regione. «I tempi sono cambiati e bisogna guardare allo sviluppo anche in un’ottica di razionalizzazione – dice Ragonesi -. Nel passato la fiera di Bologna era più forte anche perché Milano non era logisticamente comoda e grande come è adesso. E non dimentichiamo che nuove strutture fieristiche straniere entrano nel mercato con sempre maggiore virulenza. Bologna può ancora giocare un ruolo importante con Rimini e Parma. E questo può avvenire sia per i quartieri fieristici, sia per gli aeroporti». Ragonesi, componente del Cda di BolognaFiere, continua affermando che «ormai è antistorico che gli scali e le fiere regionali siano in competizione tra loro, bisogna invece fare sistema e razionalizzare dove serve. Un esempio? Mi viene in mente Rimini che ha una fiera da poco rinnovata, la ricezione turistica è storica e c’è il progetto di fare un grandissimo palazzo dei congressi. Conseguentemente quello di Rimini è uno degli aeroporti che può avere un futuro». Anche per le fiere, «è giunto il tempo delle decisioni. L’assessore regionale alle Attività produttive, Duccio Campagnoli, ha lucidamente in mente il problema – aggiunge -: si deve fare qualcosa a livello di sistema. Tuttavia la Regione per tutte le fiere ha solo competenze di programmazione, ma non è socio come le Province, i Comuni e le Camere di commercio, parlando di istituzioni. Ricordo che la fiera di Bologna è una grandissima ricchezza, una grande intuizione voluta in particolare dalle amministrazioni e dalla Camera di commercio degli anni Cinquanta». Ragonesi puntulizza sul fatto che« le varie fiere sono comunque una grande ricchezza e motore di benessere per tutto il territorio, quindi un patrimonio che va razionalizzato per poterne sviluppare ulteriormente le grandi potenzialità». E gli aeroporti? «Forse in questo settore può essere più complicato anche per le singole specificità creare una rete, tuttavia occorre provarci con il massimo di buona volontà, non sottovalutando la realtà dell’aeroporto di Bologna che ormai ha acquisito una dimensione intercontinentale». «E’ apprezzabile lo sforzo della Regione – conclude Ragonesi – di creare un sistema, un network territoriale per i 4 scali in modo da realizzare, se possibile, anche economie di scala». Marco Tavasani

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