Rassegna stampa

FIERA MILANO DONA ALLA CROCE ROSSA GLI ARREDI DEGLI UFFICI IN CITTA’

Milano, 23 febbraio 2006 – Fiera Milano lascia gli uffici in città con un dono alla Croce Rossa: tutti gli arredi di Palazzo Africa, che ha ospitato fino allo scorso dicembre il quartier generale della società espositiva milanese, sono stati infatti regalati alla Cri della Lombardia. In questi giorni tre bilici, facilmente riconoscibili dalla classica croce rossa in campo bianco, si alternano sul piazzale antistante l’edificio per caricare scrivanie, mobili da ufficio e sale riunione, ma anche due intere sale convegno: l’Aula Africa al quinto piano e la Sala Assemblee, creata al quarto piano con l’ultima, recente ristrutturazione del complesso. “Stiamo provvedendo in questi giorni al completo svuotamento di Palazzo Africa” spiega il presidente regionale lombardo della Croce Rossa, Rosy Parlanti. “In questa prima fase stocchiamo tutto in due nostri magazzini a Legnano e a Settimo Milanese. Poi, in funzione delle necessità, provvederemo alla loro assegnazione agli uffici. A tal fine dirameremo una comunicazione interna dopo il 28, termine previsto per il trasloco. Ma già ci stanno pervenendo richieste dalle nostre 90 realtà presenti sul territorio lombardo. Di questi arredi avevamo proprio bisogno e siamo davvero riconoscenti a Fiera Milano, a cui ci lega peraltro una collaborazione di vecchia data, per il suo gesto di solidarietà”. “Fiera Milano – afferma il suo presidente Michele Perini – è da sempre nel cuore di Milano. E specchio di quell’operosità solidale che storicamente rappresenta il tratto distintivo del fare impresa da noi. Anche se oggi siamo una fiera di livello mondiale ed una società per azioni quotata, con molti soci – anche esteri – a cui non sempre appartiene questo vissuto, il nostro rapporto con la città e con la sua tradizione imprenditoriale resta fortissimo. Oggi lo ribadiamo suggellando il nostro trasferimento dal vecchio al nuovo centro espositivo con un dono alla Croce Rossa. Fiera Milano vive nel presente, ben rappresentato dal nostro nuovo formidabile quartiere espositivo, ma viene da molto lontano. E questo passato non lo dimentica”.

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