
Fiera Milano, conti migliori
MILANO – Mentre Fondazione Fiera Milano, condotta a termine con successo l’operazione polo esterno si appresta a rivestire i panni della "fondazione di sviluppo", mettendo a disposizione delle imprese e del territorio l’enorme esperienza accumulata in questa anni nella realizzazione del nuovo centro espositivo di Rho-Pero, la controllata Fiera Milano Spa punta a un significativo miglioramento dei risultati economici nell’esercizio che si chiuderà il prossimo 30 giugno. Tocca ai due presidenti, Luigi Roth (Fondazione Fiera Milano) e Michele Perini (Fiera Milano Spa), fare il punto sulle rispettive realtà, fissando obiettivi e linee strategiche per il futuro. Roth parla alla presentazione del volume Cinque anni di Fondazione Fiera Milano, un consuntivo del lavoro svolto in questi anni dai vertici della Fondazione. Perini invece interviene alla prima giornata della convention Ice sul made in Italy ospitata nel nuovo polo di Rho-Pero.
«Le fiere – ricorda Perini – hanno una funzione vitale per lo sviluppo. E Fiera Milano ha sempre interpretato con convinzione questo ruolo di motore. Dal 2000, quando è nata Fiera Milano Spa, il passo si è ulteriormente accelerato. Primi al mondo tra le fiere ci siamo quotati in Borsa, nel 2002. Quotati a 7,48 euro – rimarca Perini – il nostro titolo ha assicurato ai suoi investitori un rendimento di oltre il 20% senza considerare i dividendi distribuiti». Poi Perini riconferma gli obiettivi di bilancio per l’esercizio in corso. «L’ultimo bilancio (chiuso al 30 giugno 2005, ndr) ha registrato un fatturato consolidato di 261,7 milioni di euro, mentre per quello in corso l’obiettivo è di 341 milioni e 58 milioni di margine operativo (contro i 37,8 milioni dell’esercizio 2004/2005, ndr)». Se l’obiettivo venisse centrato, il Mol metterebbe a segno una crescita del 53,4 per cento. Ma il vero «miracolo», aggiunge Perini, è l’essere riusciti a realizzare in meno di tre anni, su un’area dove sorgeva una raffineria petrolifera, il nuovo grande centro fieristico di Rho-Pero. «E questo miracolo – aggiunge Perini – ha un artefice: il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni».
Un’opinione sottoscritta in pieno anche da Luigi Roth, che in qualità di presidente della Fondazione Fiera Milano è stato il "dominus" del progetto Rho-Pero. «Siamo grati – afferma Roth – a chi ci ha consentito di realizzare questa grande opera». Ora però già si guarda al futuro. L’attività della Fondazione, spiega Roth, è orientata verso due obiettivi: la crescente valorizzazione dello scambio, che resta il core business della Fondazione e il sostegno allo sviluppo delle imprese e del territorio. E in qualità di "consulente" per lo sviluppo, la Fondazione Fiera ha già individuato un possibile ambito d’intervento: quello ospedaliero (ampliamento del Policlinico di Milano). «I primi cinque anni di attività della Fondazione – conclude Roth – segnano la chiusura di un capitolo», ma se le istituzioni vorranno confermarli, gli attuali vertici della Fondazione Fiera saranno «disponibili a continuare questa esperienza straordinaria». Per quanto riguarda il rinnovo dei vertici di Fondazione Fiera Milano (il mandato di Roth è scaduto nelle scorse settimane e la nomina del nuovo presidente spetta alla Giunta regionale lombarda), l’idea che si sta facendo strada è quella di un possibile rinvio delle nomine a dopo le elezioni politiche del 9 aprile.
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