Rassegna stampa

Quelle tecno-follie alla fiera del gadget


C’è una Las Vegas che guarda lontano, che ogni anno tiene a battesimo le innovazione destinate a modificare gli equilibri economici dei big dell’elettronica, dando vita a serrati confronti tecnologici e commerciali. Negli anni settanta sul palco del Consumer Electronics Show (Ces), la più grande fiera dell’elettronica di consumo del mondo, ha visto la luce il primo videoregistratore analogico. Cinque anni dopo è iniziata la sfida Betamax-VHS con Sony e Jvc impegnate a far prevalere il proprio standard nel mercato delle videocassette. Nel 1981 ha debuttato sempre a Las Vegas il lettore di compact disc, diciassette anni dopo è stata la volta del televisiore ad alta definizione e quattro anni fa Bill Gates ha tolto il velo sulla consolle di videogiochi Xbox lanciando un guanto di sfida alla Playstation di Sony. Quest’anno a rubare la scena è stata Google che, tra le varie novità, ha aperto un negozio per la vendita di videom, seguita da Intel con la tecnologia «Viiv» per i computer di casa e dall’inzio ufficiale della guerra sui formati del Dvd del futuro. C’è però anche un’altra Las Vegas, quella che ogni anno dà ospitalità ai gadget elettronci più pazzi, inutili e demenziali finora realizzati. Sono giocattoli iper-tecnologici che non hanno nulla da invidiare per follia e creatività al “Catologo degli oggetti introvabili” di Jacques Carelman. E che richiamano orde di appassonati del genere, collezionisti e geek, in gergo i secchioni di informatica.
Sono oggetti che non servono a nessuno come ad esempio Petcell, il cellulare da mettere al collo del proprio cane. Se Fido si perde si può cercare di convincerlo telefonicamente a ritrovare la strada di casa. Se il cane non ritorna c’è anche incorporato un sistema di rilevamento satellitare per individuarlo. Il tutto alla modica somma di 400 dollari. Su questa scia si inserisce anche il cellulare per bimbi-manager con annessi i tastini con rispettivamente il disegnino della mamma e quello del papà, per non fare preferenze.
Sempre sotto la voce amenità, a Las Vegas hanno debuttato i fresbee luminosi dell’americana Nite Izeche che montano tecnologia Led e gli immancabili vestiti che incorporano fibre ottiche luminose. Mentre ha lasciato ancora più perplessi la poltrona gonfiabile motorizzata della Excalibur Electronics che grazie a un joystick ti permette di solcare in lungo e in largo la piscina, senza bisogno di battere i piedi.
Per chi invece fa esercizio fisico davanti alla televisione un “must have” è EnterTrainer. Si tratta di un oggettino che controlla il battito cardiaco e se ti distrai o non ti alleni abbastanza ti punisce abbassando il volume della tv. In pratica, è come tenersi in casa un preparatore atletico rompiscatole e nemico della televisione.
E non è finita qui. A gadgetopia, come hanno ribattezzato gli americani il Ces di Las Vegas, ci sono dei filoni che si ripetono di anno in anno. Sfogliando il capitolo degli “evergreen”, anche quest’anno hanno dominato le memorie Usb. Qui a scatenarsi sono i giapponesi seguiti delle aziende cino-taiwanesi di elettronica di consumo. L’anno scorso c’erano chiavette tascabili a forma di paperella, di sushi, di fantasmino. Che tengono in caldo la tazza di caffé o umidificano l’ambiente. Quest’anno accanto alla memoria a forma di braccialetto è comparsa una Usb che si collega al portatile, si carica e funge da rasoio elettrico. L’altro grande protagonista è stato, come c’era da aspettarsi, l’iPod intorno al quale le aziende hanno fatto a gara a sfornare gli accessori più strani. Il più avveniristico è il visore Eyebud 800. Indossato ha l’effetto di trasformarti in una sorta di Borg, l’alieno mezzo uomo-mezza macchina di Star Trek.
In realtà il gadget consiste in un microschermo che si collega al Video iPod e fornisce la sensazione di vedere il filmato su un display da 105 pollici da circa 3,5 metri di distanza.
Non mancano i tormentoni, come l’ebook, il libro elettronico, annunciato a più riprese in tutte le fiere che si rispettino come l’imminente rivoluzione. Quest’anno è stata la volta di Sony che ha presentato Sony Reader, uno schermo grande poco più di un foglio A4 capace di memorizzare e visualizzare indicativamente 100 libri che possono essere acquistati online. Il lancio di questo dispositivo è previsto, negli Stati Uniti, per la primavera del 2006. Sul successo dell’iniziativa l’ultima parola spetta al mercato ma c’è chi scommette che anche l’anno prossimo qualcuno salirà sul palco presentando la prossima rivoluzione della lettura elettronica.
Infine, immancabili ci sono le prove muscolari: il televisore più grande del mondo, il telefonino più sottile, l’hard disk più piccolo. Prove muscolari, appunto, una palestra in cui i big dell’elettronica di consumo misurano l’abilità dei propri centri studi e ricerca. L’anno scorso fu il turno di Samsung a meritarsi gli onori della cronaca con un prototipo di televisore al plasma da 102 pollici (mai messo in vendita). Quest’anno ha fatto meglio Panasonic che ha alzato l’asticella di ben un pollice. In pratica due metri e mezzo di televisore, destinato a fare bella figura negli spazioso salotti di nababbi e sceicchi. Sempre che qualcuno abbia il coraggio di metterlo in commercio.o


Mai più senza
Cellulare per giganti
C’è chi investe miliardi per ottenere il telefonino più piccolo del mondo e chi invece pensa in grande. La coreana Lg ha realizzato questo telefonino per giganti. Impossibile da mettere nel taschino. (Reuters)
Senza fili, senza mani
L’idea di questa videocamera è venuta alla Samsung. L’obiettivo è collegato alla videocamera attraverso una connessione senza fili. Il che significa che può essere collocato non solo sulla testa, ma anche sulla spalla, sull’avambraccio, all’altezza del ginocchio. Le possibilità hanno come limite la fantasia. Per riprese spericolate. (Reuters)
Le dimensioni contano
È una prova muscolare. La gara per lo schermo al plasma più grande quest’anno se l’è aggiudicata Panasonic sfondando il muro dei 103 pollici. La notizia è destinata a un pubblico di nababbi. (Reuters)
Bambini mobili
Telefonini per i bambini. Ci ha pensato Firefly che ha realizzato un coloratissimo cellulare a cinque tasti con tanto di disegnino della mamma e del papà sui bottoncini e suoneria personalizzata. Prima o poi doveva accadere. Vietato ai minori.
Lo schermo da tavolo
Schermi senza confine. Ora invadono anche il cartaceo mondo dei giochi da tavolo. Si chiama Entertaible il display targato Philips che promette di annullare le barriere tra videogame e passatempi tradizionali. Lo schermo Lcd da 32 pollici è tattile, “ricorda” e registra la posizione degli oggetti. Sicuramente non c’è il rischio di lasciare ditate. Memoria da polso
Un braccialetto da 256 Megabyte. Il brivido di indossare una memoria Usb è riservato ai geek, in gergo i secchioni di informatica. Ma l’oggetto della Imation potrebbe aprire un nuovo filone della moda. Disponibile in blu e nero a seconda della serata e dell’occasione. Sbarcherà nei prossimi mesi negli Stati Uniti al prezzo stracciato (!?!) di 35 dollari.
Incontri del terzo tipo
Insieme ai robot umanoidi sono un evergreeen delle fiere di elettronica di consumo. Z800 3DViso in più è il primo visore tridimensionale che combina schermi Oled, tracciamento della posizione della testa dell’utente (per il posizionamento nello “spazio virtuale”) e audio stereofonico. Per videogiocatori che non si accontentano.

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