
Fiere di moda, primato italiano
FIRENZE – Le fiere rappresentano sempre più uno strumento di promozione e comunicazione fondamentale per le imprese del settore moda, e la situazione è particolarmente positiva in Italia, dove gli spazi affittati sono cresciuti del 10% in un decennio, dal 1994 al 2004. In questo comparto il Belpaese ha infatti guadagnato quote di mercato (+10%) ai danni dei competitor europei, in particolare della Germania, conquistando la leadership Ue.
Lo rivela la prima indagine del Centro di Firenze per la moda italiana (commissionata all’Osservatorio fiere dell’Università Bocconi e realizzata su un monitoraggio delle manifestazioni internazionali di moda). «Il sistema fieristico sta dando la spinta per la ripresa del comparto moda – afferma Alfredo Canessa, presidente del Centro fiorentino -. Dalla ricerca emerge come per le imprese sia sempre strategico investire in comunicazione e immagine. Per questo l’obiettivo è di allargare in futuro l’indagine anche ai mercati extraeuropei».
La moda costituisce uno dei principali settori per l’attività fieristica europea: è il terzo in termini di aree locate, concentrando quasi l’11% del mercato totale, e il primo (insieme a quello delle tecnologie) se si considera il numero di manifestazioni riservate agli operatori. In particolare, il sistema moda-persona rappresenta in Italia il principale comparto fieristico, con un quinto delle aree locate a manifestazioni internazionali (17%). A seguire ci sono la Francia e la Spagna, dove il comparto rappresenta il 10-11% delle superfici complessivamente affittate nel biennio 2003-2004. In Germania la percentuale scende al 7%, e in Gran Bretagna si riduce al 3. In termini di spazi, i diversi segmenti dell’abbigliamento (uomo, donna, bambino, intimo-sport e generico) e quelli dei prodotti finiti di pelletteria, calzature e pellicceria rappresentano circa un terzo dell’attività fieristica complessiva. Più ridotti i pesi di oreficeria-bigiotteria (15% dell’attività complessiva) e del tessile abbigliamento (9%).
«In questo quadro – conclude Canessa – spicca la performance del nostro paese, messa a segno soprattutto a spese della Germania». All’Italia spetta il primato nelle manifestazioni del settore, con il 41,7% delle quote Ue di mercato (media del biennio 2003-2004) in termini di spazi dedicati a manifestazioni internazionali. Seguono la Germania con il 26%, la Francia (16,9%) e la Spagna (14,7%). Per quanto riguarda gli espositori, il nostro Paese migliora anche il livello di internazionalizzazione: quelli esteri, nel biennio 1993-1994, erano il 14%; adesso rappresentano il 26.