
Partite le consultazioni per privatizzare la Fiera In pole position l’offerta dei torinesi
Partite le consultazioni per privatizzare la Fiera In pole position l’offerta dei torinesi di CLAUDIO SALVI E’ cominciato ieri mattina l’atteso giro di consultazioni tra Camera di commercio e associazioni di categoria per la futura gestione di Campanara. I rappresentanti del mondo imprenditoriale hanno preso visione delle tre offerte giunte nei giorni scorsi all’ente camerale relativamente alla privatizzazione della gestione fieristica: quella della cordata torinese facente capo all Expo srl, di Fiere di Rimini e della Regione Marche. Anche se solo una di queste conteneva esattamente quanto richiesto nella proposta di cessione (quella della Expo srl), le associazioni di categoria hanno comunque voluto valutare attentamente anche le altre ipotesi di gestione. L’osservato speciale, anche dopo questo primo giro di consultazioni, continua ad essere la Regione Marche alla quale in molti guardano non solo come solido referente istituzionale ma come ultima possibilità per mantenere una gestione marchigiana della fiera pesarese. Ma la Regione è chiamata ad esprimersi in tempi rapidi e in maniera molto chiara. O si parla chiaramente di polo unico regionale con sede a Pesaro (ed in questo associazioni di categoria e Camera di Commercio si trovano sulla stessa lunghezza d’onda), o non se ne fa nulla. Il 28 febbraio tutto dovrà risolversi infatti con l’annuncio del nuovo gestore di Campanara e per quella data servirà da parte della Regione Marche un atto formale (una delibera) che formalizzi sia la proposta di gestione sia la garanzia che Pesaro diventerà sede del polo fieristico regionale. Anche se molti sostengono questa ipotesi, c’è chi avanza sospetti sulle reali intenzioni della Regione. In realtà Ancona potrebbe non muovere un solo passo in questa direzione in vista delle prossime elezioni amministrative (il capoluogo le avrà dopo le politiche alla fine di aprile), e il parere sul polo fieristico del futuro sindaco della città dorica potrebbe condizionare pesantemente qualsiasi decisione verso Pesaro. Ecco allora che sta facendosi sempre più concreta l’ipotesi di gestione privata a favore del concorrente torinese. Una cordata di assoluta affidabilità che ha addirittura rilanciato sulle richieste pesaresi. L’ipotesi riminese sembra quella meno probabile anche se Drudi incontrerà nei prossimi giorni il presidente dell’ente fieristico romagnolo.