
Napoli – La Mostra d’Oltremare si affida all’outsourcing
La Mostra d’Oltremare si affida all’outsourcing Esempio atipico nel panorama fieristico nazionale, la Mostra d’Oltremare di Napoli abbina a strutture fieristiche di dimensione limitata (40 mila mq coperti) un parco di 720 mila mq in totale comprendente teatri, piscine all’aperto, strutture congressuali e attrezzature sportive. Il capitale della spa è diviso fra regione Campania, comune, provincia e Camera di commercio di Napoli. La scelta operata dal presidente della spa, Raffaele Cercola, consiste nell’affidare completamente in outsourcing la gestione degli eventi fieristici, anche quelli di cui Mostra d’Oltremare spa è titolare del marchio (è il caso della campionaria locale, la Fiera della Casa). Ciò si manifesta proficuo sotto il profilo dei conti e degli investimenti, anche se rivela una carenza strategica sul fronte della gestione e della programmazione che dovrebbe esserci a monte. Al punto che determinati settori produttivi o distributivi di punta nella regione, come il comparto oreficeria-corallo oppure il tessile-abbigliamento, hanno organizzato o stanno organizzando spazi espositivi in proprio, come nei centri Tar e Oromare, oppure al Polo della Qualità, nell’area industriale a nord di Napoli. Ritenuta fisiologica l’emorragia verso Roma di eventi ad alta specializzazione come Medprint, la mostra ha chiuso un 2005 in crescita: 28 fiere rispetto alle 27 dell’anno precedente e un fatturato di 6,5 milioni di euro, scorporando dalla gestione la sola attività di vendita spazi e servizi fieristici, in lieve progresso (+1%) rispetto al 2004. Il numero di eventi in totale ospitati e gestiti dalla spa evidenzia il peso non centrale dell’attività fieristica: lo scorso anno sono stati 169, contro i 135 del 2004.