
Milano-Verona, accordo sulle fiere
MILANO – Fiera Milano e Verona Fiere si gettano alle spalle rivalità e campanilismi e danno vita a un importante accordo societario, il primo siglato tra due centri espositivi per l’attività in Italia. L’intesa riguarda il settore dei trasporti e della logistica. In sintesi: Verona Fiere fa il suo ingresso nel capitale di Tl.Ti Expo, società del gruppo Fiera Milano che gestisce la rassegna Transpotec & Logitec nel settore dei veicoli industriali, rilevandone il 25% dalla famiglia Macola, socio di Fiera Milano con il 40% di Tl-Ti Expo.
Al tempo stesso Fiera Milano consente alla famiglia Macola di esercitare in anticipo, rispetto al secondo semestre del 2007, l’opzione call a suo tempo concessa sul 9% del capitale di Tl.Ti Expo. Grazie all’esercizio anticipato dell’opzione, la quota di Macola in Tl.Ti Expo si attesta al 24 per cento. In definitiva, la nuova compagine azionaria vedrà soci di Tl.Ti. Expo, la società che organizza il Transpotec, il gruppo Fiera Milano (tramite la controllata Fiera Milano Tech) con il 51%, Verona Fiere con il 25% e la famiglia Macola con il restante 24 per cento. Il maxisalone della logistica e dei trasporti, in precedenza ospitato dalla Fiera di Verona, debutterà sulla piazza milanese, nel nuovo polo di Rho-Pero, nell’aprile 2006.
Dopo l’acquisizione di Transpotec da parte di Fiera Milano, avvenuta a fine 2004, le relazioni tra i due grandi poli fieristici del Nord si erano pericolosamente deteriorate. Verona, in particolare, progettava di organizzare una nuova rassegna dei trasporti e della logistica in concorrenza con il Transpotec milanese. Così però si sarebbe rischiata la duplicazione delle iniziative e dei costi, disorientando espositori e visitatori. Alla fine ha prevalso la logica del «fare sistema»: Verona rinuncia alla nuova fiera dei trasporti e della logistica, si allea con Milano, verrà coinvolta fin da subito nell’organizzazione di Transpotec e, a partire dalla terza edizione (cioè dal 2010, essendo il Transpotec biennale), ne assumerà anche la segreteria organizzativa, ma sempre nel nuovo polo di Rho-Pero.
Soddisfatto Michele Perini, presidente di Fiera Milano Spa: «La valorizzazione del sistema fieristico italiano passa anche attraverso operazioni di collaborazione come quella definita con Verona». «Con questo accordo – aggiunge Pergiacomo Ferrari, amministratore delegato di Fiera Milano Spa – abbiamo dato un importante contributo alla razionalizzazione dell’offerta fieristica». «Con l’intesa Milano-Verona – osserva Luigi Castelletti, presidente di Verona Fiere – si apre un nuovo capitolo nella collaborazione tra centri fieristici in Italia».
Se la relazione Milano-Verona si rasserena, resta invece rovente quella tra Milano e Bologna. I 25 milioni di euro previsti in Finanziaria e destinati al completamento delle infrastrutture d’accesso alla nuova fiera di Milano (Rho-Pero) fanno infuriare le istituzioni bolognesi (Regione Emilia-Romagna e Camera di commercio). La Fiera di Bologna, per parte sua, minaccia ricorsi «a livello nazionale ed europeo, per la tutela della concorrenza e delle regole del mercato». E l’assessore regionale, Duccio Campagnoli, chiede al Governo una politica che promuova lo sviluppo di tutto il sistema fieristico italiano e non di un unico polo.