Rassegna stampa

Milano debutta nel food

MILANO – Dietro l’alleanza tra le due fiere simbolo dell’agroalimentare italiano, il Cibus di Parma e il Vinitaly di Verona – che a partire dalla primavera del 2007 dovrebbero svolgersi in abbinamento: ciascuna nel proprio quartiere ma in date coincidenti (si veda «Il Sole-24 Ore» di ieri) – si cela una novità ancora più rumorosa. Il lancio, da parte della Fiera di Milano, di una maxirassegna dell’alimentare «di respiro mondiale» che si svolgerà nel nuovo polo di Rho-Pero dal 5 all’8 maggio 2007. La nuova manifestazione milanese avrà cadenza biennale (si terrà solo negli anni dispari) e punta a strappare all’Anuga di Colonia, anch’essa biennale in anni dispari, e al Sial di Parigi (in calendario però negli anni pari), la leadership internazionale nel settore delle fiere alimentari.

L’iniziativa milanese – presentata a sorpresa proprio a Colonia nei giorni scorsi (ma tenuta nascosta in Italia) – ha spinto le Fiere di Parma e Verona, che già organizzano missioni congiunte all’estero per promuovere le rispettive rassegne, a studiare un evento coordinato per il 2007. «Parma – afferma il presidente della fiera emiliana, Franco Boni – vanta uno straordinario patrimonio di conoscenze e di tradizioni nel campo alimentare e intende restare la capitale italiana della gastronomia e delle tecnologie alimentari». L’idea dell’abbinamento tra i due saloni nasce appunto dagli eccellenti rapporti che Parma e Verona vantano a livello internazionale, dove si propongono come ambasciatori del made in Italy. Ci sono però degli ostacoli organizzativi. Poiché il Vinitaly ha cadenza annuale e il Cibus ha invece cadenza biennale (la prossima edizione è in calendario dal 4 al 7 maggio 2006), si pone il problema di rendere annuale il Cibus oppure, ipotesi al momento più probabile, di lanciare nel 2007 a Parma una manifestazione ponte che, in abbinata con la grande rassegna veneta del vino, si contrapponga all’ambizioso salone milanese. L’idea potrebbe essere quella di “trasferire” nella primavera del 2007 a Parma il CibusMed che si svolge, sempre negli anni dispari, alla Fiera del Levante di Bari. Quel che è certo, comunque, è che anche nel 2007 Parma ospiterà una rassegna alimentare di primissimo livello (che si chiami Cibus 2 o in qualunque altro modo).

«Cibus e Vinitaly – aggiunge Boni – già si muovono insieme sui grandi mercati esteri, dove hanno ricevuto il plauso del ministro Alemanno: Russia, Cina, Giappone. Nulla esclude che si arrivi ad accordi anche in Italia: al momento, però, non c’è ancora niente di deciso». Dello stesso tenore le dichiarazioni di Luigi Castelletti, presidente della Fiera di Verona: «Le missioni coingiunte all’estero di Verona e Parma – dice Castelletti – sono la dimostrazione concreta di cosa significhi fare sistema e promuovere sui mercati emergenti il meglio del made in Italy».

Resta il fatto che il nuovo polo di Rho-Pero sta spingendo la fiera lombarda a un attivismo impressionante: è di qualche giorno fa la notizia del lancio, sempre nel 2007, di un grande salone dell’edilizia e dell’archiettura. L’annuncio ha scatenato reazioni roventi a Bologna, polo storico delle fiere italiane delle costruzioni. Ora arriva la notizia di questa nuova fiera internazioanle dell’alimentare. «Noi però – precisa l’amministratore delegato di Fiera Milano Spa, Piergiacomo Ferrari – non puntiamo al primato italiano, ma alla leadership mondiale in questo settore: siamo convinti che, a livello internazionale, la competizione tra i saloni dell’alimentare sia di ben altre dimensioni rispetto a ciò che può offrire Parma. Con questa iniziativa – conclude Ferrari – Milano sfida direttamente Colonia, Parigi e Barcellona e permette all’Italia di avere una fiera dell’alimentare degna della sua grande storia».

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