Rassegna stampa

Il tax rate aumenta e pesa sull’utile netto

Rimane invariato a neutral il giudizio di Analisi Mercati Finanziari su Fiera Milano dopo la diffusione dei risultati definitivi dell’esercizio chiuso il 30 giugno scorso, positivi sia in termini di ricavi che di margini e in linea con le stime degli analisti eccezion fatta per l’utile netto, penalizzato da un tax rate elevato per la presenza di oneri indeducibili (ammortamenti su avviamenti e differenze di consolidamento derivanti dalla politica di acquisizioni). È stato tuttavia proposto un dividendo solo di poco inferiore a quello dell’esercizio precedente (0,3 euro a fronte di 0,35).

Per l’esercizio in corso gli analisti hanno adeguato le proprie stime, in termini di fatturato ed Ebitda (margine operativo lordo), alla guidance recentemente fornita dal management (rispettivamente 341 e 58 milioni di euro), in quanto tali risultati sono compatibili con i tassi di crescita finora evidenziati dal gruppo e con la disponibilità ormai pressoché integrale del nuovo Polo Fieristico di Rho-Pero. Le prime manifestazioni svolte nella nuova sede hanno registrato del resto un buon successo, in particolare il salone della calzatura Micam, ed altrettanto è avvenuto per le manifestazioni rimaste nel polo di Milano Fiera City (da ultima, MilanoVendeModa).

Gli analisti hanno stimato per l’esercizio in corso (che comprenderà diversi elementi peculiari, quali i costi di trasferimento nel nuovo Polo Fieristico, ma anche lo "sconto" recentemente concesso da Fondazione Fiera Milano sul canone di locazione del nuovo quartiere) una sostanziale stabilizzazione del livello degli ammortamenti (che dovrebbero attestarsi a 27,3 milioni), dopo le numerose acquisizioni effettuate nello scorso esercizio; per la stessa ragione è attesa una riduzione della quota di utile di competenza di terzi, in quanto sono state acquistate fra l’altro alcune quote di minoranza di società già controllate. Il tax rate dovrebbe scendere rispetto all’elevata percentuale dello scorso esercizio, e gli analisti ritengono che un livello "normale" potrebbe attestarsi al 47,5 per cento.

La valutazione del titolo, effettuata con metodo del Dcf (flussi di cassa attualizzati) e con criteri prudenziali, conduce a un valore in linea con le attuali quotazioni. Gli analisti rimangono in attesa di ulteriori conferme sul buon andamento del nuovo Polo Fieristico in termini di ricavi e margini potenziali.

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