Rassegna stampa

Parte il 30 settembre la fiera del comparto

CIVITANOVA MARCHE – È l’agorà del settore calzaturiero. Dal 30 settembre al 2 ottobre i padiglioni della fiera di Civitanova Marche, 7.500 metri quadrati di superficie espositiva, ospitano la 56esima edizione dello Smac, salone internazionale per macchine per calzaturifici. Presenti 150 espositori, una ventina in meno rispetto all’anno scorso, chiaro segno di affanno del comparto, ma anche un segnale di protesta. Come nel caso della Tesma Srl di Montegranaro (Mc), sul mercato da 17 anni, 12 dipendenti e un fatturato 2004 di 4,8 milioni. «È una fiera inutile così come è organizzata ora, poco internazionalizzata, allestita in padiglioni non più idonei e, soprattutto, collocata in un periodo temporale sbagliato per il settore che, a fine settembre, vede i nostri clienti più diretti impegnati a vendere anziché ad acquistare». Argomentazioni quelle dell’amministratore unico dell’azienda, Cristiano Paccapelo, alle quali replicano i vertici dell’ente fieristico regionale: «Siamo consapevoli dei limiti – spiega il presidente Erf, Sandro Barcaglioni – ma è anche per questo che è stato rafforzato il rapporto con l’Ice e, inoltre, attendiamo con fiducia che possa essere realizzata al più presto la nuova struttura fieristica già individuata nel Prg di Civitanova Marche». Fra gli espositori, a ogni modo, il 70% proviene dalle Marche, mentre un’altra grossa fetta vede in prima linea le aziende del Veneto e della Lombardia. Non mancano gli operatori commerciali stranieri, selezionati dall’Istituto per il commercio estero grazie anche alle indicazioni delle imprese presenti in fiera. Almeno un’ottantina proviene da Est-Europa (Russia, Serbia, Romania, Bulgaria, Turchia), Sudafrica, India e Argentina. «Lo Smac nonostante tutto – aggiunge Barcaglioni – è un momento di confronto fondamentale per il settore e, anzi, rappresenta un laboratorio utile per comprendere e sviluppare ricerca e tecnologia nell’ottica della crescita imprenditoriale». Soltanto per lo Smac il fatturato della fiera è di 235mila euro e, in base a uno studio condotto dall’università Bocconi di Milano, tale somma genera una ricaduta sul territorio e sulle attività di indotto pari a 1,8 milioni (strutture ricettive, della ristorazione, aziende per allestimenti, trasporti e servizi collegati).



La rassegna
Il profilo di Smac, Salone delle macchine per calzature
Dove e quando. La 56esima edizione dello Smac, il salone internazionale delle macchine per calzaturifici si terrà a partire da venerdì prossimo fino al 2 ottobre a Civitanova Marche.
Espositori. Saranno presenti 150 espositori, una ventina in meno rispetto all’anno scorso.
I ricavi. Soltanto per lo Smac il fatturato della fiera è di 235mila euro e, in base a uno studio dell’università Bocconi di Milano, la ricaduta sul territorio e sulle attività di indotto è di 1,8 milioni.

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