Rassegna stampa

“Allora vogliono ridurre i saloni”

«Allora lo dicano con chiarezza che vogliono ridimensionare i due saloni più importanti di Torino: perché fino a oggi la Fiera del Libro e quella del Gusto si sono svolte al Lingotto, su un´area espositiva di 35 mila metri quadri. L´Oval al massimo ne offrirà la metà». Alfredo Cazzola, presidente di Promotor International e proprietario di Lingotto Fiere, è amareggiato per l´ennesimo attacco che gli arriva da Torino: «Una città dove ho investito molto e da dove, non capisco perché, continuano ad arrivarmi solo segnali di ostilità. È vero, per il Salone del Gusto e per quello del Libro del 2006 non abbiamo ancora chiuso i contratti. Ma stiamo facendolo. Queste dichiarazioni di Chiamparino mi sorprendono. Io ho sempre pensato che l´Oval potesse rappresentare una grande opportunità di sviluppo per il centro fiere e per Torino. E se proporrà a noi di Promoter International di mettersi attorno a un tavolo per parlarne, siamo pronti. Ma finora non lo ha mai fatto. Queste cose prima si trattano e poi si dichiarano ai giornali». Cazzola conclude: «Ripeto, ho sempre pensato all´Oval come a un´occasione: ma se lo usano come spada di Damocle, allora nei nuovi contratti terremo conto di questo».
Rolando Picchioni, direttore della Fiera del Libro, commenta invece stupito la polemica tra Chiamparino e Cazzola: «Noi siamo in trattative con Lingotto Fiere per un contratto triennale in cui avremo anche prezzi scontati. È chiaro che però in futuro l´Oval e la società che lo gestirà insieme al centro congressi possono interessarci. Le dimensioni non saranno così ridotte come afferma Cazzola». Un po´ stupiti sono anche a Slow Food: «Il Salone del Gusto 2006 si svolgerà regolarmente al Lingotto – spiegano – le date sono già fissate. All´Oval è prevista invece una parte di Terra Madre».

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