
L’Expo 2012 ora piace anche a Milano
L’intento era già serpeggiato subito dopo la débâcle nel dicembre 2004 a Parigi, ma ufficialmente il primo annuncio era giunto dal presidente della Provincia Fabio Scoccimarro nel corso della presentazione due settimane fa al Teatro Verdi del Parco del mare: Trieste vuole ricandidarsi per ospitare l’Expo tematica, questa volta puntando a quella del 2012. E il primo passo della nuova avventura sarà, subito dopo la Barcolana, la convocazione della società «Trieste Expo Challenge» che revocherà la liquidazione, decisa dopo la sconfitta con Saragozza, per riprendere l’attività.
Per arrivare a competere in ambito internazionale però stavolta Trieste sembrerebbe destinata a dover giocare addirittura gli spareggi preliminari. Ha creato stupore e disorientamento la notizia che ieri mattina a Milano in una conferenza stampa, come riferiamo a parte, esponenti politici di Forza Italia hanno illustrato il sostegno alla candidatura del capoluogo lombardo a ospitare l’Expo del 2012. «Siamo dinanzi a una vera e propria bufala – ha replicato subito Scoccimarro – gli esponenti forzisti milanesi che spingono Milano intendono in realtà riferirsi all’Expo universale del 2015». Secondo un comunicato emesso ieri pomeriggio dalla Provincia, «l’equivoco è stato immediatamente chiarito». «Il presidente della Provincia – si legge nella nota – si è messo prontamente in contatto con il presidente del Consiglio comunale di Milano Vincenzo Giudice (presente alla conferenza stampa milanese), nonché con l’assessore comunale ai Grandi eventi Giovanni Bozzetti i quali hanno immediatamente rassicurato il presidente di palazzo Galatti: nessuna concorrenza con Trieste. L’intenzione dell’attuale amministrazione civica meneghina è semmai quella di candidare il capoluogo della Lombardia all’Expo universale del 2015, ma il principale obiettivo del sindaco Albertini è la candidatura alle Olimpiadi del 2016.»
Eppure lo stesso Giudice aveva dichiarato domenica a «Il Giorno»: «Ormai è un anno che siamo al lavoro per questo progetto, da quando cioé Forza Italia chiese un emendamento al bilancio di previsione per il 2005 volto a ottenere uno stanziamento per la presentazione della candidatura. Ebbene, la nostra richiesta è stata esaudita lo scorso dicembre e gode del pieno appoggio del sindaco Albertini, del Comune e della Regione, mentre nei prossimi giorni ascolteremo il parere della Provincia.» La candidatura era già stata presentata in Consiglio comunale di Milano il 21 febbraio, senza che nessun politico o amministratore triestino ne sapesse alcunché.
«Ho sentito anche l’ambasciatore Francesco Caruso delegato dell’Italia al Bie e oggi ambasciatore a Stoccolma – ha precisato Scoccimarro – oltre al presidente onorario del Bureaux international des Exposition Ole Philipson e entrambi mi hanno invitato a insistere assicurandomi che il Governo italiano sosterrà Trieste anche perché un percorso già iniziato va perseguito e alla seconda candidatura le chance aumentano. Mi dispiace invece per i milanesi che neppure sanno cosa sia il Bie.»
Trieste riproporrebbe il tema della «mobilità della conoscenza», ma sembrerebbe intenzionata a mollare il sito del Porto vecchio. «Insistere significherebbe congelare per altri anni ancora il rilancio di quell’intera maxiarea, e di conseguenza frenare lo sviluppo della città», ha commentato ieri Piero Camber capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, ma egli pure ignaro dell’iniziativa dei suo colleghi forzisti di Milano.