Rassegna stampa

Rinasce l’Oltremare

Via libera del comune al piano urbanistico attuativo della Mostra d’Oltremare di Napoli, destinata a recuperare, nel rispetto delle cubature esistenti, la dimensione originaria del polo fieristico progettata nel 1937 e a diventare, entro cinque anni, il più grande centro congressuale dell’area Mediterranea. Su una superficie di 62 ettari saranno infatti realizzati un grande parco congressi da 7 mila posti (5 mila presso l’area Rai di viale Marconi, 2 mila presso l’ex istituto Isef situato all’interno dell’area fieristica), due strutture alberghiere per complessivi 280 posti, un ristorante per mille posti e due parcheggi, uno a raso da 2 mila posti, l’altro interrato da 500 posti. Il progetto, firmato da un gruppo di professionisti guidati da Giuseppe Sarubbi, ingegnere, e Marcial Echenique, architetto, punta a fare della Mostra un vero e proprio polo congressuale, dotato di nuovi e moderni padiglioni, di strutture ricettive e relax. Per rendere concreto il progetto occorreranno 45 milioni di euro: 11 milioni per la realizzazione dei due alberghi, 15 milioni per il centro congressi di viale Marconi, 8 milioni per quello dell’area ex Isef, 5 milioni per il ristorante e almeno un milione per il ripristino del lago artificiale. Un investimento che interessa anche la rete dei sottoservizi e dell’illuminazione (2 milioni), cui si aggiungono almeno 5 milioni per le spese di progettazione e quelle accessorie. Le risorse finanziarie saranno ricavate da specifiche misure del Por Campania e dagli investitori privati. ´Gli obiettivi del piano’, ha sottolineato il presidente della Mostra, Raffaele Cercola, ´sono l’istituzione di un polo delle attività congressuali e convegnistiche, il miglioramento degli spazi espositivi, la riorganizzazione delle attività ricreative, la realizzazione di attività terziarie a servizio della Mostra nel padiglione Rodi. Ad eccezione di nuovi hotel e del centro congressi, il piano è finalizzato insomma a riqualificare l’intera area fieristica, con l’abbattimento di tutti i fabbricati incongruenti con il progetto originario del 1937 e la loro riedificazione con un cambio della destinazione d’uso, sempre a parità di volume e, pertanto, senza cubature aggiuntive’. Secondo Cercola, la Mostra è destinata a fare da agente trainante per la promozione e lo sviluppo del Mezzogiorno, in virtù della presenza media di 150 espositori per ognuna delle circa 30 fiere organizzate ogni anno, mettendo a regime mondo associativo e mondo espositivo. Da alcuni anni la Mostra è un cantiere. Sono stati rifatti i padiglioni prossimi al parco giochi di Edenlandia, restaurati il teatro Mediterraneo e l’arena flegrea (vi si svolgono eventi musicali all’aperto), inaugurata questa estate la nuova piscina, chiusa dal terremoto del 1980. Nei prossimi mesi apriranno anche i cantieri per l’adeguamento e l’ammodernamento dei vecchi padiglioni, e realizzate strutture per attività collettive a carattere urbano nell’area dell’ex cinodromo.

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