
Aree, parcheggi, nuova viabilità Così nasce la sinergia con la Fiera
Il Polo finanziario, secondo le intenzioni del Comune, dovrà nascere di fronte alla Fiera. Inevitabile a questo punto che la City finanziaria e il quartiere fieristico interagiscano. Come? Cominciando per esempio dalle uguali necessità: viabilità e parcheggi. E aree. Ecco quindi l’interesse da una parte della Fiera a facilitare la realizzazione del Polo finanziario affinché si possano creare condizioni infrastrutturali più favorevoli, del Comune dall’altra parte perché soltanto un ente forte come la Fiera può garantire la realizzazione di alcuni interventi e avere le leve finanziarie per portarli a termine. Di questo si è discusso a fondo l’altro giorno nel corso dell’assemblea dei soci dove è emerso, sulla base delle ricostruzioni di soci e consiglieri, un punto di partenza fondamentale e strategico. Veronafiere ha la necessità, di fronte a un mercato in fortissima evoluzione, di presidiare le proprie manifestazioni fieristiche garantendo spazi e attrezzature per rassegne in continua crescita, ma anche di non farsi sfuggire interessanti occasioni, strappando fiere ad altre città. Di fronte a questi due obiettivi, i soci della Fiera sono stati chiamati, Comune in testa, a valutare una proposta urgente e concreta: accelerare i tempi del piano industriale sulle infrastrutture. Cioè? Vale a dire che l’obiettivo di ottenere 140 mila metri quadrati netti di superficie espositiva deve essere raggiunto non più entro il 2014 come previsto in un primo tempo, ma entro il 2010. Quindi le tappe si accorciano e gli obiettivi intermedi diventano più immediati: 2006, 2008 e così via. Il problema è, come spesso accade, di natura economico-finanziaria: se il lasso temporale fino al 2014 consentiva di prevedere un piano di autofinanziamento attingendo a risorse proprie, l’accelerazione degli investimenti costringe a reperire nuove risorse e a studiare un «castello» di finanziamenti. A questo sta provvedendo la Banca Aletti, merchant bank del Banco Popolare, ma diventa fondamentale arrivare al più presto alla trasformazione in società per azioni (se ne parla da anni tra continui tira e molla) al fine di consentire ingresso di capitali freschi. La nascita di una spa consentirebbe di studiare varie soluzioni interessanti sotto il profilo finanziario: per esempio scorporare la gestione dal patrimonio, i soci possono cedere quote, la stessa Fiera può prevedere l’emissione di obbligazioni per recuperare risorse e così via. C’è solo da scegliere; l’unica certezza è che per gli investimenti necessari si deve recuperare una cifra vicina ai 100 milioni di euro. Ecco quindi che una società in espansione e in crescita come la Fiera, di cui il Comune possiede il 54%, può diventare elemento trainante anche per realizzare il Polo finanziario, dove sono previsti parcheggi anche a beneficio della Fiera e nuove strade per migliorare la viabilità. Lo stesso Polo finanziario è in grado di generare risorse per il Comune che, essendo socio di maggioranza assoluta con grandi oneri, può metterle a disposizione proprio per le infrastrutture. Nella speranza che anche questo aiuti a sbloccare l’iter del Polo. (m. batt.)