Rassegna stampa

Padova non fa squadra e “replica” Verona

FIERE/2 La spa presieduta da Ferruccio Macola presenta una manifestazione clone in casa dell’ente scaligero. Il polo regionale non decolla
Castelletti risponde piccato: «Noi creiamo nuove manifestazioni, non facciamo cannibalismo»
Verona NOSTRO SERVIZIO Veronafiere guarda sempre al polo fieristico regionale, ma si propone anche come “ponte” espositivo tra l’Europa ed il Mediterraneo, con una prima ipotesi di collaborazione con l’ente fiere di Damasco, in Siria. Intanto, però, deve fronteggiare l’ennesimo assalto alle sue manifestazioni: Padovafiere presenterà proprio a Legnago nella sede dell’Apindustria mercoledì prossimo, il suo nuovo “Salone triveneto del mobile” (30 settembre-3 ottobre) quasi concomitante con “Abitare il tempo” (15-19 settembre) da anni in programma a Verona. Un progetto ambizioso, quello di proporsi come partner per le fiere del Mediterraneo, illustrato ieri dal presidente di VeronaFiere Luigi Castelletti e dal suo vice, Camillo Cametti, nell’incontro del “Marketing Commitee” dell’Ufi, l’Unione internazionale delle fiere. «A marzo -ha annunciato il vicepresidente Cametti, che è anche membro dell’Ufi- abbiamo partecipato ad una serie di incontri a Damasco, dove esiste una struttura espositiva estesa su 200 mila metri quadrati, di cui 80 mila coperti. Sono allo studio alcune ipotesi di sinergie e collaborazione, anche perché il settore fieristico sta dimostrando un momento di notevolissimo sviluppo in quest’area allragata ad Emirati Arabi, Egitto ed Arabia Saudita». Castelletti fa notare che «Veronafiere è una realtà dinamica e sana e per questo può permettersi di guardare a progetti di sviluppo anche in un momento di crisi economica, e di riflesso anche del mercato fieristici, come è l’attuale. Da tempo abbiamo costruito rapporti con realtà dell’Egitto, del Marocco, della Turchia e della Siria grazie anche a manifestazioni quali Samoter, Vinitaly, Fieragricola, Eurocarne e Marmomacc che già richiamano importanti presenze da tutta l’area del Mediterraneo. Ora, esiste un progetto su questi Paesi, che se consideriamo lo sviluppo avuto negli ultimi anni e l’importanza raggiunta in settori come quello agroalimentare ed ortofrutticolo, possono offrire anche alla nostra società occasione di sviluppo. Veronafiere investe e crea nuove rassegne e nuovi poli espositivi, come stiamo facendo a Varsavia dove a breve sarà disponibile la nuova area fieristica che andremo a gestire in partnerchip con la realtà locale. Non facciamo “cannibalismo” su rassegne che già esistono, come pare invece piaccia ai nostri competitor». Massimo Rossignati

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