
La Fiera vuole il polo finanziario
«Stretta interdipendenza fra sviluppo interno del quartiere espositivo e quello esterno delle aree adiacenti». «Ruolo della Fiera come facilitatore della realizzazione del polo finanziario e delle infrastrutture connesse». Sono questi i due passaggi chiave, per i destini della city di Verona Sud, del comunicato uscito dalla Fiera dopo l’assemblea dei soci dell’altra sera. Un comunicato che chiarisce come i dubbi sul polo finanziario sollevati fino alla vigilia da alcuni soci – Camera di commercio in primis – non abbiano fatto breccia nell’assemblea. Anche per il forcing del sindaco Paolo Zanotto e delle banche (Fondazione Cariverona e Banco Popolare) che hanno legato il piano industriale della Fiera, tema all’ordine del giorno, proprio alla realizzazione della city all’ex Mercato. «In assemblea», spiega il sindaco, «ho sottolineato con il consenso di Fondazione e Popolare che la realizzazione del polo finanziario produrrà benefici in termini di infrastrutture che sono essenziali per lo sviluppo della Fiera. Ho detto che non si può realizzare il piano di investimenti della Fiera se l’area antistante dell’ex Mercato sarà occupata da investitori diversi dagli attuatori del polo finanziario. Perchè solo loro, che per nostra fortuna sono anche soci della Fiera, potranno garantire con quel progetto che fra parcheggi interrati, parcheggio scambiatore della Genovesa, nuova asta d’ingresso di via Morgagni e bretella della 434 la Fiera abbia le infrastrutture necessarie al suo sviluppo. È per questo che polo e piano industriale della Fiera sono interdipendenti. Che la compagine sociale della Fiera comprenda i soggetti attuatori del polo è una risorsa che potrà consentire alla Fiera di essere in primo piano fra i promotori della city». «La Fiera s’è messa a disposizione del polo finanziario come ente facilitatore», dice il presidente Luigi Castelletti. «Del resto chi non vede come polo e sviluppo della Fiera siano interdipendenti, visto che entrambi devono avere il supporto di infrastrutture come i parcheggi?» L’assemblea dei soci della Fiera ha definito un «aggiornamento della programmazione del Piano di sviluppo industriale approvato nel dicembre 2003», dice la nota dell’ente. «Piano che ha quantificato e delineato i progetti infrastrutturali; il sistema operativo per unità di business; il consolidamento delle manifestazioni; l’ampliamento del portafoglio di rassegne (dirette e indirette); l’incremento del fatturato generato dai servizi. Sviluppo che ha un budget di 85 milioni e un orizzonte di piano 2004-2008». Per quanto concerne le opere infrastrutturali, «si innesta l’ulteriore progetto della Città della Fiera, firmato dalla società tedesca Gmp e approvato nel luglio scorso, che prevede un investimento di 140 milioni e tempi di realizzo entro il 2012-2014. In particolare, è stata promossa l’accelerazione dell’attuazione del piano finanziario per la realizzazione della Città della Fiera che è stato allineato al termine del piano industriale e quindi al 2008». Infine la city di Verona Sud. «CdA e soci hanno unanimemente condiviso la considerazione che lo sviluppo interno del quartiere espositivo e quello esterno delle aree adiacenti, sono strettamente interdipendenti e hanno evidenziato il ruolo della Fiera quale “facilitatore della realizzazione del polo finanziario e infrastrutture connesse”». (b.pi.)