
Milano presenta MiWine, salone professionale del vino
MILANO * Si rivolgerà agli operatori del settore la prima edizione di MiWine, l’esposizione professionale del vino e dei distillati in programma alla Fiera di Milano dal 14 al 16 giugno prossimi. Obiettivi dichiarati: sprovincializzare il settore e fare di Milano la capitale italiana del mercato vinicolo come è già accaduto per la moda e il design. I promotori della manifestazione sono Fiera Milano e Uiv (Unione italiana vini) che puntano a ripetere l’appuntamento ogni due anni.
«Siamo un’organizzazione di produttori – ha spiegato il presidente dell’Uiv Ezio Rivella – pertanto l’approccio che abbiamo a questo progetto è di tipo business. L’esigenza di venire in fiera nasce da una considerazione – prosegue Rivella -. Il sistema europeo è ancora troppo provinciale e presuntuoso. Negli altri continenti si pratica un approccio orientato al mercato, con grandi investimenti che permettono di rispondere nel giro di tre anni alle sollecitazioni ricevute dai clienti, coniugando qualità e prezzi abbordabili. Mentre da noi di anni ne passano quindici o venti prima di riuscire a innescare dei processi virtuosi del genere».
MiWine ha obiettivi ambiziosi: sono 25mila gli operatori attesi nei padiglioni del Portello, la superficie espositiva sarà di 15mila metri quadrati, i produttori presenti dovrebbero essere circa 700, mentre sono attesi 300 buyer stranieri, oltre a una cinquantina di giornalisti specializzati.
«Abbiamo risposto a una precisa sollecitazione del mercato – spiega Piergiacomo Ferrari, ad di Fiera Milano – la partnership con Uiv rientra nella nostra strategia: sviluppare sinergie tra la nostra capacità di penetrazione del mercato e le competenze tecniche di una storica associazione di categoria».
Diversamente da altri appuntamenti, la commistione tra operatori e curiosi sarà ridotta al minimo e per i semplici amanti delle buon bere sarà organizzata una manifestazione parallela (MiWine Emotions) che permetterà di partecipare a un programma di degustazioni rivolte a un pubblico di intenditori disposti a spendere (l’ingresso costerà 100 euro) per assaggiare vini di alta gamma.