
Milano, gara a sei per la Fiera
MILANO *c Corsa a sei per aggiudicarsi la maxigara relativa alla riqualificazione del quartiere cittadino di Fiera Milano. Il tempo stringe. Entro il 31 marzo le cordate in campo dovranno depositare, in busta sigillata, le rispettive proposte progettuali e le offerte economiche. Entro il 31 luglio 2004 verrà ufficializzato il progetto vincitore. I concorrenti, inizialmente otto, si sono ridotti di due unità: il gruppo olandese Am Development Bv (progettisti: Rem Koolhas, Stefano Boeri) si è ritirato, mentre la cordata formata da Ing real estate (altra società olandese) e l’italiana Pizzarotti è confluita – notizia di ieri – nella cordata “Aprile”.
Quest’ultimo raggruppamento è guidato da Hines Italia e associa Aedes, Galotti e Techint. Ora i partner della cordata “Aprile” diventano sette poiché, in aggiunta a Ing real estate e Pizzarotti, nella squadra è entrato anche il gruppo Carlyle. Si tratta di uno dei più grandi operatori di private equity del mondo, presente in Italia anche nel settore immobiliare dove ha già investito 300 milioni di euro in progetti di valorizzazione e recupero di immobili. «L’ampliamento di Aprile – spiega il direttore generale di Hines Italia, Manfredi Catella – riflette la determinazione della cordata nel portare avanti un progetto strategico per Milano. La cordata raccoglie soggetti che hanno sviluppato e stanno sviluppando progetti analoghi a quello della Fiera in Italia». Hines e Ing già concorrono insieme in una maxioperazione di sviluppo immobiliare in corso ad Amburgo (Germania). «Le quote dei soci che formano Aprile – puntualizza Catella – sono pressoché paritetiche».
Il progetto di “Aprile” è affidato allo studio Kpf (Khon-Pedersen & Fox) e al suo presidente, l’italo americano Lee Polisano. Jean Nouvel, Richard Rogers a Mario Cucinella, progettisti della cordata Ing, si sono detti disponibili a collaborare con “Aprile” nella fase successiva a quella di approntamento del master plan da parte del team guidato da Polisano. «Il piano di recupero – precisa Catella – prevede una forte integrazione tra l’area Fiera e il resto del tessuto urbano». Il verde sarà l’elemento determinante dell’intero progetto, che contiene tra le altre realizzazioni «un segnale visibile» molto forte – probabilmente un grattacielo di oltre 20 piani – e la creazione di un luogo di culto.
A questo punto la gara milanese sta per entrare nella fase più calda. Oltre ad “Aprile” stanno affilando le armi altri cinque big:
1) Risanamento (gruppo Zunino), che comprende tra gli altri Fiat Engeneering e Astaldi (progettista: Norman Foster); 2) Pirelli Real Estate, che associa anche Vianini (progettista: Renzo Piano); 3) la cordata Generali, Ras, Fondiaria-Sai, Lamaro e Lar (che annovera tra i progettisti anche Daniel Libeskind); 4) AIG/Lincoln (progetto firmato dall’inglese David Chipperfield); 5) la cordata Greenway-Parco delle esposizioni, il cui team di progettazione guidato dall’archietto Jean Pierre Buffi si avvale di un nuovo contributo: quello di Germano Celant, supervisore culturale di Genova 2004 “Capitale europea della cultura” nonché direttore artistico della Fondazione Prada.
Attualmente il quartiere cittadino di Fiera Milano occupa una superficie di circa 440mila metri quadrati: di questi circa 185mila andranno a costituire il futuro polo urbano (che sarà in sinergia con il polo esterno della Fiera in corso di realizzazione a Rho-Pero); i restanti 225mila metri quadrati verranno riqualificati attraverso la gara internazionale di cui sopra. Il 50% di quest’area dovrà obbligatoriamente essere destinata a parco urbano e spazi pubblici.