
Fiera di Milano, “Aprile” rinuncia
MILANO * Scherzi del destino. É stato l’ultimo giorno di aprile a scrivere la parola fine della cordata “Aprile”, il raggruppamento di società immobiliari, capeggiate da Hines, che partecipava alla gara per la riqualificazione dell’area di Fiera Milano.
La cordata Aprile comprendeva, oltre ad Hines, anche la Galotti, Aedes, Techint e vi si erano aggiunte Ing real estate e l’italiana Pizzarotti poco prima della scadenza del termine per la presentazione delle candidature. Ed è di ieri la notizia che la cordata, dopo avere consegnato lo scorso 31 marzo il progetto di Kohn Pedersen Fox, non proseguirà nella gara.
«La Cordata, composta da qualificati operatori specializzati nello sviluppo immobiliare nell’ambito di grandi riqualificazioni urbane anche a livello internazionale, ha ritenuto opportuno evidenziare, sin dal momento della presentazione dell’offerta, gli aspetti formali e sostanziali ritenuti essenziali per un progetto di sviluppo quale quello oggetto della gara – specificano i portavoce del raggruppamento -. Obiettivo della Cordata era quello di assicurare all’iniziativa le necessarie flessibilità nei tempi, nel progetto, nelle fasi differenziate di sviluppo e negli assetti proprietari al fine di consentire la gestione della complessità connaturata a un’iniziativa di così ampio respiro».
Gli aspetti evidenziati da parte della cordata Aprile non sono stati ritenuti condivisibili da parte di Fiera Milano, definendo di conseguenza l’impossibilità di procedere alle fasi di gara successive alla presentazione del progetto. Tuttavia, Aprile ha deciso di procedere comunque all’approntamento del progetto stesso. Di certo non si tratta di una decisione di poco conto. A suo tempo, il solo impegno finanziario per partecipare alla gara con la presentazione dei progetti era stato stimato in un importo variabile, a seconda delle cordate, da uno a tre milioni di euro. «Comprendendo la posizione formale assunta da Sviluppo Sistema Fiera – dicono da Aprile – la Cordata, al fine di contribuire sempre con soluzioni nell’interesse del progetto e della Città di Milano, rimarrà disponibile, ove richiesto, a valutare confronti con la Fiera e con l’amministrazione pubblica sugli elementi progettuali caratterizzanti la propria proposta». Restano pertanto ora in gara le altre cinque cordate: Risanamento (gruppo Zunino); Pirelli Re; il raggruppamento Generali, Ras, Fondiaria-Sai, Lamaro e Lar; Aig/Lincoln; Greenway-Parco delle esposizioni.