
Pordenone punta a Est
Un centinaio di espositori diretti in arrivo: tutti addetti ai lavori nel comparto delle materie plastiche, perlopiù provenienti dall’Italia centro-settentrionale e dai Paesi dell’Europa centrale. Pubblico previsto, 7mila visitatori.
Samuplast, salone specializzato organizzato da Pordenone Fiere, sfida il difficile momento del settore, offre un braccio a Samuvetro, in difficoltà, con l’inedito abbinamento fra le due manifestazioni e tenta la strada dell’inserimento in un circuito fieristico nazionale specializzato per richiamare nuovi espositori.
L’ottava edizione del salone dedicato a macchine e attrezzature per la lavorazione delle materie plastiche si svolgerà dal 20 al 23 maggio. La scelta è stata quella di razionalizzare i costi. E così Samuvetro, altra rassegna specializzata che stenta a decollare, troverà collocazione, con i suoi 40 espositori, nel padiglione 2, mentre gli espositori di Samuplast occuperanno i padiglioni 3, 4, 5 e 6.
Samuplast è una manifestazione di filiera che presenta tutte le tematiche inerenti le materie plastiche, dai compounds ai semilavorati e prodotti tecnici in plastica. Durante il Salone sono previsti incontri mirati tra buyers esteri provenienti dalla Ue e gli espositori. Nel 2002 Samuplast aveva portato a Pordenone 292 espositori, diretti e indiretti, anche se ora deve fare i conti con un momento difficile del settore.
Ma Pordenone Fiere non è solo Samuplast. Tra le altre rassegne promosse dall’ente, tra luci e ombre, crescono infatti Ortogiardino e la Fiera del Radioamatore; fanno ben sperare la neonata Zow e il nascente Secailux, salone dedicato ai sistemi di illuminazione.
Ma in altri casi l’andamento dei saloni specializzati è il termometro che denuncia le difficoltà del comparto. «Su Samuplast – afferma Alvaro Cardin, presidente di Pordenone Fiere Spa – vogliamo essere ottimisti, ma sarà dura, considerato il momento difficile».
Per il futuro di Samuplast le novità maggiori vengono da un accordo con l’Associazione nazionale costruttori di macchine per materie plastiche e gomma Assocomaplast. Lo scopo è quello di dare vita a un circuito fieristico nazionale specializzato che comprenderà anche Macplas (a Bari nel 2005) e Plast (a Milano nel 2006). Obiettivo, ottimizzare le risorse in una pianificazione che copra l’intero mercato nazionale e quelli dell’Europa Centro-Orientale. La collaborazione ha già sortito un effetto positivo, in particolare con la partecipazione a Samuplast di aziende provenienti dai Paesi dell’ex Jugoslavia.
La rotta verso Est e verso i Paesi nuovi entrati nell’Unione Europea è in testa alle strategie di Pordenone Fiere. «Tenendo conto della posizione di Pordenone, siamo orientati – spiega Cardin – a essere coerenti con gli schemi politico-istituzionali che si stanno affermando e, dunque, rinsaldare il legame con le regioni finitime».
Il futuro potrebbe quindi prevedere rassegne organizzate in collaborazione con partner stranieri. «Dal momento che la Fiera di Pordenone ha un notevole know how in fatto di organizzazione di manifestazioni, potrebbe – immagina Cardin – esportare le sue competenze, la sua esperienza e, nel contempo, utilizzare questo confronto per innovare i nostri strumenti e fare qualità».
Su altri fronti, Pordenone Fiere lavora all’adeguamento strutturale degli spazi espositivi e anche allo sviluppo della zona che ospita il quartiere fieristico. «Abbiamo – spiega Cardin – contatti con la Regione per ottenere finanziamenti che rispondono anche a esigenze della zona Sud della città, che vive un momento di difficoltà dal punto di vista viabilistico e dei parcheggi».
Nei padiglioni
Espositori e visitatori attesi a Samuplast
Espositori. Saranno quattro i padiglioni del quartiere fieristico pordenonese occupati da circa 100 espositori
Visitatori. Sono attesi circa 7.000 operatori professionali (nell’ultima edizione erano stati 5.500), tanto della filiera materie plastiche, quanto dei diversi comparti dell’industria manifatturiera che utilizza componentistica in plastica
Provenienza. In prevalenza dal Nord e Centro Italia e dai Paesi dell’Europa Centrale
Le aziende espositrici. Macchine e attrezzature 53%, stampi 26%, servizi 11%, materie prime 10 per cento