
«Valorizzare l’area? Un nostro impegno»
MILANO *c Claudio Artusi è l’amministratore delegato di Sviluppo Sistema Fiera (società di engineering e contracting per grandi opere controllata da Fondazione Fiera e costituita per seguire le trasformazioni del sistema fieristico milanese) e ha guidato una duplice operazione: l’approntamento del polo fieristico di Rho e Pero e la cessione-trasformazione dell’antico insediamento della Campionaria. Una partita, far coincidere tempi e risorse di iniziative così intrecciate, che pareva quasi impossibile.
«Sviluppo Sistema Fiera non s’interessa solo all’intervento in sé, ma considera strategica anche la valorizzazione del contesto e la crescita di professionalità che contribuiranno, poi, al nuovo polo – dice Artusi -. Non è programmabile, naturalmente, per filo e per segno quali saranno le ricadute dell’intervento di Rho-Pero, quanto i quattro milioni di utenti usufruiranno i servizi dell’immediato intorno o quanto sceglieranno la ricca offerta di una Milano, rapidamente collegata alla nuova Fiera anche dal metrò. Certo per il successo dell’iniziativa è decisivo che il contesto urbano sia ricco e vivibile».
«Sviluppo Sistema Fiera è pronta a fare la sua parte come ha fatto in questi anni: potrebbe partecipare, nei limiti della sua missione, a qualsiasi iniziativa tesa a costruire un ambiente gradevole. Nell’area del rhodense-bollatese vi sono alcune magnifiche ville. Se alcune di queste si volesse trasformarle in sedi per convegni e altre attività, noi saremmo ben lieti di mettere a disposizione la nostra professionalità ed esperienza. Il nuovo insediamento è pensato anche per migliorare l’ambiente: quando abbiamo ragionato sulla mobilitazione delle merci coinvolte dalle esposizioni fieristiche, abbiamo ritenuto indispensabile puntare sul trasporto su ferro e, proprio per questo motivo, un binario entrerà nella nuova Fiera».