Rassegna stampa

Fiera Rimini cresce a colpi di padiglioni

Rimini Fiera inaugura, dopo un anno di lavori e un investimento di 25 milioni di euro, due nuovi padiglioni in concomitanza con “Mondo Natura” (11-19 settembre 2004). La superficie espositiva salirà a 97mila metri quadrati. Nell’estate 2005 se ne aggiungeranno altri due per tagliare il traguardo dei 110mila mq. L’ingresso ovest è stato riorganizzato, con l’aggiunta di sei sale convegni, aree ristoro e spazi commerciali.
L’inaugurazione chiude una intensa estate per Rimini Fiera Spa che all’inizio di agosto, dopo aver rinnovato il consiglio di amministrazione con l’ingresso dei rappresentanti del capitale investito nella prima tranche di privatizzazione (19,17%), ha confermato Lorenzo Cagnoni alla presidenza e nominato Alfredo Cazzola alla vicepresidenza al fianco del riconfermato Stefano Venturini.
Rimini Fiera Spa chiuderà il 2004 con un fatturato consolidato di 64 milioni (52 milioni quello fieristico; erano 46 nel 2002, annualità di riferimento per via delle biennalità delle manifestazioni) che dovrà salire a 65 milioni nel 2005. Rimini si conferma così il terzo quartiere fieristico nazionale dopo Milano e Bologna. Il business plan, proiettato al 2012, avrà però bisogno di un tagliando alla luce dei difficili scenari economici internazionali. La volontà di adeguarlo ha anche particolare significato in vista della quotazione, prevista per il secondo semestre del 2006.
“Stiamo rispettando il programma decennale avviato nel 2002 – spiega il presidente Lorenzo Cagnoni – ma sarà prudente verificare accuratamente i conti per mettersi al riparo dai rischi conseguenti alla situazione economica attuale. Prevedo un aggiustamento al ribasso delle nostre prospettive economiche, non radicale, ma di qualche significato. Di positivo c’è la redditività altissima che sappiamo comunque produrre grazie a un’attenta politica di contenimento dei costi. Pur in presenza di una leggera diminuzione delle aree vendute, nel 2004 avremo un Mol di 19,748 milioni, pari al 38% dei ricavi”. Aggiustare il business plan, precisa tuttavia il presidente di Rimini Fiera, non significa in alcun modo rinunciare al sostanzioso piano di investimenti. “Stiamo inaugurando due nuovi padiglioni – prosegue Cagnoni – e ne stiamo costruendo altri due per il 2005. Siamo, inoltre, pronti a sostenere il nostro ruolo di riferimento nella costruzione del nuovo palacongressi di Rimini, una straordinaria avventura per i prossimi tre anni. Il congressuale è intrecciato e autonomo rispetto al business fieristico, ma completa l’offerta di una grande città vocata all’accoglienza come Rimini. Infine – conclude Cagnoni – insistiamo nella politica delle alleanze, in Italia e all’estero, a partire dalla collaborazione strategica con la Fiera di Bologna per la quale mi auguro ci siano passi concreti a breve. Tanti investimenti alzano il tasso di rischio, ma li riteniamo alla nostra portata e strategicamente utili per affrontare le difficoltà e prepararci al prossimo ciclo positivo dell’economia”.
Oltre alle infrastrutture, Rimini Fiera ha in cantiere investimenti anche nell’ambito degli eventi fieristici. “Stiamo definendo nuovi progetti – spiega il direttore generale Piero Venturelli – e infatti abbiamo in cantiere una manifestazione dedicata alla bicicletta per il 2005, anno in cui decollerà anche un’attività legata allo sport in collaborazione con Progetti, la società organizzatrice del Festival del fitness. Manifestazione quest’ultima che vorremmo esportare a Mosca (già nel settembre del 2005), Pechino, Madrid, Monaco, San Paolo e Miami. Per farlo, stiamo predisponendo assieme a Progetti una nuova società (della quale deterremo il 50%) che metterà a punto un format del festival”.

Newsletter