Rassegna stampa

Smau, il 75% a Promotor

MILANO *c Milano resterà la sede dello Smau e diventerà la meta di ulteriori investimenti di Promotor International. Alfredo Cazzola, tra i principali imprenditori del settore fieristico, ha presentato così l’operazione con cui ha rilevato il 75% di Smau, la società che organizza la seconda fiera più importante a livello europeo nel settore dell’informatica e telecomunicazioni.

Finalca, holding finanziaria che fa capo alla famiglia Cazzola, “ha acquisito la maggioranza della società per alcuni milioni di euro, inferiori ai 10”, con un interesse concreto – ha detto l’imprenditore bolognese – “ad acquisire in tempi rapidissimi il restante 25 per cento”. Il pacchetto di controllo di Smau passerà da Finalca a Promotor International, la società operativa che dal 2006 potrebbe essere quotata in Borsa.

Resta un punto oscuro l’esatta composizione sia dei soci Smau che hanno ceduto il 75% sia del restante 25%. Antonio Emmanueli, presidente di Smau, ha detto di aver ceduto le sue quote nella società mentre resta da valutare la sua conferma alla presidenza. Quanto al resto della compagine, Emmanueli ha solo precisato che “i soci Smau sono aderenti all’associazione Comufficio (distributori di informatica e prodotti per l’ufficio) o privati che facevano parte dell’assemblea di Smau precedente (da organizzazione no profit Smau si è recentemente trasformata in società a responsabilità limitata, ndr). La compagine azionaria di Smau srl è diventata così composta da circa 80 tra aziende e individui”.

Promotor controlla il 100% di Lingotto Fiere, il 50% di Fiera Roma, il 4% di Bologna Fiere e il 4,25% della Fiera di Rimini. L’ascesa di Promotor è stata favorita dalle privatizzazioni avviate in questi anni e dal grande valzer di aggregazioni che sta ridisegnando il settore. Logico, anche per questo motivo, associare l’operazione Smau a un più ampio interesse di Cazzola per il polo fieristico milanese (Smau detiene tra l’altro una piccola quota, inferiore all’1%, di Fiera Milano). “Smau è uno dei più grandi asset fieristici di Milano – ha detto il presidente di Promotor fugando le ipotesi di un abbandono della città -, come il Motor Show lo è di Bologna, e ha appena firmato con la Fiera di Milano un contratto per cinque anni”. Da qui partiranno nuove operazioni: “Abbiamo già fatto alla Fiera di Milano una richiesta per un salone da organizzare nel 2006; dal canto suo la Fiera, che nel polo di Rho-Pero detiene decine di migliaia di metri da poter mettere sul mercato, sa adesso di poter contare su un nuovo operatore interessato a progetti di sviluppo”. Prima di tutto, però, Cazzola dovrà rilanciare lo Smau, che dopo i picchi raggiunti nel 2000 ha perso vistosamente colpi in termini di aziende presenti e di visitatori. Da quest’anno (dal 21 al 25 ottobre) la manifestazione rischia inoltre una parziale sovrapposizione con il Futurshow, evento consumer delle nuove tecnologie che a novembre debutterà a Milano dopo la lunga esperienza bolognese. “Il Futurshow è un elemento di disturbo – commenta Emmanueli – ma non lo trovo attinente con le tematiche di Smau” che dovrà riconquistare una forte identità conservando un’anima consumer ma specializzandosi sempre di più come fiera del business to business.

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