
Musei in fiera con gadget e idee
I musei italiani hanno deciso di mettersi in affari. Accade già in Inghilterra e negli Stati Uniti dove i grandi bookshop sono visitati dai turisti indipendentemente dalle esposizioni museali. Con un business che supera il 15% delle entrate complessive del museo.
L’operazione si chiama “merchandising” e piace sempre più anche in Italia considerando l’interesse che ha suscitato “Museum Image” la manifestazione dedicata al marketing museale che si è svolta ad Arezzo al Centro Affari. Giunta alla sua V edizione, la rassegna ha registrato 1.700 visitatori e ha visto la partecipazione di 107 aziende e di 33 responsabili acquisti dei più importanti musei internazionali, soprattutto tedeschi e statunitensi. “La propensione all’acquisto va invogliata e stimolata”, ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Mariella Zoppi, citando a modello i bookshop del British Museum di Londra o del Metropolitan di New York. Facile immaginare, insomma, che insieme a cartoline e calendari in futuro nei negozi attigui ai musei sarà possibile comprare fantasiosi gadget, ma anche gioielli in oro e argento, foulard e persino confezioni. Il merchandising è infatti un segmento che si presta a infinite interpretazioni, come si evince dalle tante idee avanzate dalle aziende espositrici al “Museum Image” di Arezzo.
Dopo aver visto la mostra il visitatore è potuto tornare a casa con una xilografia, un prezioso bracciale che riproduce opere degli impressionisti, realizzato per esempio dalla Kamapreziosi di Arezzo o magari un cappotto di lana cotta, come il tradizionale “casentino” proposto dalla ditta Tax di Stia. Costerà senz’altro meno portarsi a casa un segnalibro in magnete, idea già vincitrice di concorso, di cui è in attesa di brevetto una ditta di Bagno a Ripoli, la Magnetomania di Marcela Gomez. Per la recente mostra su Tutankhamon ne ha mandati a Basilea 35mila.
L’evento promosso dal Centro servizi di Arezzo in collaborazione con la Regione Toscana e la Camera di Commercio locale è servito anche per fare il punto sulla normativa in vigore dal 1^ maggio 2004. Sono stati affrontati e discussi gli elementi innovativi del nuovo codice dei Beni culturali in materia di riproduzioni d’arte, ad uso di tutti coloro che sono impegnati nella amministrazione, protezione e gestione del patrimonio culturale. Un’intensa due giorni, quella di Museum Image, per conoscere la nuova offerta di servizi e prodotti per i musei, attraverso anche, incontri seminari e workshop. Due tecnologie in particolare hanno attirato l’attenzione dei visitatori: “Exibart.mobil”, un sito a cui si accede gratuitamente dal telefonino per conoscere gli eventi museali in tutta Italia e “Agata”, un servizio anch’esso gratuito messo a punto dalla Provincia di Lucca, che consente al visitatore del museo della città l’audioguida dal proprio cellulare, telefonando al numero verde 800390583.
Fra le altre novità, “Tenda Edumusei”, all’interno della quale 60 Musei toscani hanno presentato la loro attività didattica (www.edumusei.it) in collegamento con la banca dati della Regione Toscana. L’altra novità riguardava invece l’editoria: “La libreria dei Beni culturali” messa su virtualmente dalle maggiori case editrici che hanno approfittato dell’occasione per esibire le ultime pubblicazioni e riviste in materia. É stato infine assegnato al “Galata Museo del Mare” di Genova il premio Museo rivelazione dell’anno.