
Dalle Regioni 300 milioni per il turismo
MILANO *c Alla presentazione della principale rassegna fieristica italiana, la Bit (12-15 febbraio), i manager di Fiera Milano hanno voluto lanciare ieri un messaggio di fiducia sul mercato turistico dopo un’estate difficile e le polemiche di questi giorni sui ritardi del Governo (si veda Il Sole-24 Ore” di ieri) sul varo dell’Agenzia nazionale. E non è quindi mancato un appello forte per il rilancio del settore: “Il turismo rimane la più grande azienda italiana, speriamo che i politici se ne ricordino” ha detto Adalberto Corsi, presidente di ExpoCts, l’ente controllato da Fiera Milano che organizza la Bit.
Le Regioni stanno cercando di sopperire in maniera autonoma alla carenza di risorse dell’Enit (24 milioni appena) e, stando alle prime stime, hanno annunciato finora per il 2005 piani di promozione per almeno 300 milioni di euro nel complesso, con una crescita del 20% rispetto a quanto messo in cantiere per il turismo lo scorso anno.
Come ha spiegato Carlo Bassi, amministratore delegato di ExpoCts, la società di Fiera Milano che organizza la Bit, c’è stato un investimento massiccio sul fronte del rilancio dell’offerta commerciale italiana e, nel corso della rassegna milanese, 450 compratori di pacchetti turistici, provenienti da 43 Paesi incontreranno 3mila operatori turistici selezionati a livello regionale. Alla Bit, in generale, saranno rappresentati 5mila realtà del mercato turistico, per il 68% italiane, e 120 Paesi (mancheranno però alcuni grandi tour operator italiani).
“Un’attenzione particolare è stato poi rivolta alla Cina, Paese emergente sullo scenario turistico – ha affermato Adalberto Corsi, presidente di ExpoCts -. Ospite d’onore della rassegna sarà la città di Pechino e saranno presentati i prossimi giochi olimpici del 2008. L’Italia resta la meta preferita dai cinesi, possiamo diventare leader in un mercato da 200 milioni di persone”.
Milano ospiterà poi la Conferenza governativa per il rilancio turistico dei Paesi del Sud-Est asiatico colpiti dallo tsunami del 26 dicembre.
“L’Italia ha una occasione importante – ha aggiunto Bassi – deve recuperare slancio in un mercato che si è rimesso in moto”. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale del turismo i viaggi internazionali, pari a 760 milioni a livello mondiale, nel 2004 hanno fatto registrare una crescita del 10% rispetto al 2003 (il tasso di incremento più elevato da vent’anni), dopo la crisi seguita all’11 settembre. E per il 2005 gli esperti dell’Agenzia speciale dell’Onu prevedono una ulteriore crescita dell’8% almeno del movimento turistico mondiale.
Lo scorso anno secondo l’Omt, la crescita del turismo mondiale nel 2004 ha interessato tutte le grandi aree mondiali ma è stato trainato in particolare dall’Asia (+29%) e dal Medio Oriente (+21%). L’effetto tsunami che ha colpito il Sud-Est asiatico – secondo l’Omt – dovrebbe essere comunque recuperato nel 2005. L’Europa ha registrato il tasso di incremento più basso (+4%) degli arrivi di turisti stranieri.
E veniamo all’Italia. da una indagine Eurisko per l’Astoi, ossia l’associazione dei tour operator, è emerso che il 52% della popolazione italiana è andato in vacanza nel 2004. La durata minima del viaggio è stata di sette giorni. Il 15% degli italiani acquista poi un pacchetto-vacanze da un tour operator. Il fatturato dei viaggi organizzati in Italia (secondo Astoi) è stato di 5,192 miliardi nel 2004, con un costo medio di 852 euro per i pacchetti acquisiti dai 6,1 milioni di viaggiatori che si sono rivolti a un operatore. L’Italia è risultata la destinazione più gettonata (29,8%) con una spesa media di 596 euro a pacchetto-vacanze.