
Rho-Pero vince la sfida dei costi
MILANO * Il nuovo polo della Fiera di Milano che verrà inaugurato dopodomani dal premier, Silvio Berlusconi, ha già vinto la sfida europea dei costi. Secondo alcune analisi – che “Il Sole-24 Ore” è in grado di anticipare – realizzate da Università Bocconi di Milano, società Sviluppo sistema fiera, cioè il committente del nuovo polo milanese e Cfi-Comitato fiere industria, il costo di realizzazione del quartiere espositivo di Rho-Pero è inferiore a quelli di tutti i complessi fieristici edificati negli ultimi anni in Italia e in Europa, dove si sono riscontrati costi, per metro quadrato espositivo lordo, che oscillano tra il 5,3% (Parigi Villepinte) e il 216% in più (Monaco di Baviera) del costo del nuovo polo di Milano. Da sottolineare che Rho-Pero è il più grande, per dimensioni, tra tutti i quartieri considerati.
Il confronto è stato reso possibile attualizzando all’anno 2004 il costo di costruzione di ciascun quartiere, prendendo come base i metri quadrati lordi di nuova realizzazione. In questa particolare graduatoria, Rho-Pero si piazza all’ultimo posto, con un costo di realizzazione di 1.653 euro per metro quadrato espositivo lordo, contro i 5.227 euro di Monaco (leader della classifica). Perfino il Portello di Milano (+67,3%) e il nuovo quartiere di Rimini (+8,3%) mostrano costi superiori a Rho-Pero.
“Il confronto con gli altri quartieri – commenta Mario Maddaloni, presidente del comitato intersocietario di Npf, cioè il general contractor composto da Astaldi, Vianini e Pizzarotti che ha realizzato l’opera “chiavi in mano” – diventa ancor più significativo se si considerano i tempi di costruzione”. Progettato e ultimato in 30 mesi (la posa della prima pietra del nuovo polo è avvenuta il 6 ottobre 2002) il cantiere edile più grande d’Europa “regge senza problemi il confronto – sottolinea Maddaloni – con l’efficienza e la produttività di giapponesi e coreani”. L’abbinamento tempi-costi, secondo Maddaloni, conferma la validità della formula individuata dal committente per realizzare la nuova fiera di Milano, senza trascurare la “qualità architettonica” dell’infrastruttura.
“Quando in Italia si riesce a fare sistema – sottolinea Maddaloni – il prodotto che nasce non solo è assolutamente competitivo a livello internazionale, ma possiede quel plusvalore che tutto il mondo ci riconosce”. Nel caso del nuovo polo di Rho-Pero ideato da Massimiliano Fuksas, che dista circa sette chilometri dal polo urbano della Fiera di Milano, il sistema di cui parla Maddaloni è quello formato da istituzioni, vertici imprenditoriali e gestionali del committente (Fondazione Fiera Milano e il suo braccio operativo società Sviluppo sistema Fiera), comunità finanziaria, general contractor, progettisti, fornitori, subappaltatori e maestranze. “Non si sono verificate invasioni di campo, ma tutti – dice ancora il presidente del comitato intersocietario di Npf – hanno lavorato con grande impegno e professionalità per il raggiungimento di un unico, comune obiettivo: dotare Milano e la Lombardia del più grande e moderno complesso fieristico d’Europa”.
Va anche ricordata, a questo proposito, la scelta innovativa di affidare la realizzazione degli enormi padiglioni e dei numerosi edifici dell’asse centrale come “un grande meccano”, mobilitando simultaneamente più officine e più fornitori in Italia e in Europa per contenere i picchi di produzione nella singola officina e contenere il fabbiosgno di manodopera specializzata in cantiere. Sono queste le ragioni, tra le altre, che spiegano il risparmio ottenuto nei costi di costruzione del nuovo polo. Ma forse il vero segreto dei bassi costi risiede anche nella scelta di avviare in parallelo le attività di progettazione esecutiva, conferimento degli ordini di acquisto di materiali e apparecchiature, fabbirazione nelle officine e realizzazione delle attività in cantiere.
“E pensare – commenta Maddaloni con malcelata soddisfazione – che in Italia i grandi committenti sostengono che con la formula del general contractor il costo delle grandi opere lievita: noi abbiamo dimostrato il contrario”.
Oggi intanto scatterà ufficialmente la maratona inaugurale che culmierà giovedì con il taglio del nastro da parte di Silvio Berlusconi. Questo pomeriggio, alla presenza del ministro Lunardi, è prevista la consegna delle infrastrutture viabilistiche d’accesso alla nuova fiera.
I NUMERI
9.300 LAVORATORI
Il totale dei padiglioni che compongono la fiera: sei monoplanari e due biplanari
8 PADIGLIONI
Il numero totale di operai, tecnici e ingegneri impegnati nel cantiere del nuovo polo
27MILA DISEGNI
I disegni preparatori per la Vela, il mantello di vetro e acciaio che copre l’asse centrale
36 METRI
ALTEZZA
Il punto più elevato dell’intera struttura: lo si raggiunge al Centro servizi
300 IMPRESE
Il numero complessivo di imprese che hanno lavorato nel cantiere di Rho-Pero