Rassegna stampa

Putin alla riconquista dei capitali esteri

MOSCA * Dopo aver promesso alla comunità imprenditoriale russa di accantonare l’idea di rinazionalizzazione, facendo intendere che la crisi di Yukos rimarrà un caso isolato, il presidente russo Vladimir Putin si prepara a visitare domenica prossima la fiera industriale di Hannover, per promuovere l’economia nazionale ma soprattutto per riconquistare la fiducia degli investitori strategici. Ma non sarà una visita facile: stando alle previsioni degli economisti indipendenti, nei prossimi tre anni la crescita economica russa rallenterà il passo, rendendo praticamente impossibile la realizzazione del programma economico lanciato da Putin tre anni fa, basato su un raddoppio del Pil entro il 2010. Per tenere sotto il controllo la corsa dei prezzi.
In occasione della fiera di Hannover, alla quale parteciperanno 154 aziende russe, Putin terrà una serie di colloqui con il cancelliere tedesco Gerhard Schroder, dai quali sarà però escluso lo spinoso tema del debito estero russo. Per neutralizzare la massa eccessiva di denaro, Mosca è da tempo coinvolta in una delicata trattativa con il Club di Parigi, riguardo al rimborso anticipato alle nazioni-creditrici dei 43 miliardi di dollari. La Germania detiene il 40% del debito estero della Russia e insieme ad altri Paesi ha negato alla Russia il diritto per uno sconto del 10 per cento.
Inoltre Putin va in Germania in un periodo caratterizzato da forti tensioni sia sul piano delle sempre più precarie relazioni tra la Russia e le repubbliche ex sovietiche che su quello della situazione interna economico-sociale della Russia, dove i pensionati continuano a contestare la criticatissima riforma del sistema di welfare. Come simbolo di stabilità del regime di Putin a fianco del leader del Cremlino, ad Hannover sarà il presidente filo-russo della Cecenia Alu Alkhanov, eletto in seguito alla drammatica morte del suo predecessore Akhmad Kadyrov, ucciso dai guerriglieri indipendentisti ceceni il 9 maggio scorso. A margine della Fiera Alkhanov discuterà con le autorità europee del coinvolgimento degli imprenditori occidentali nel processo di ricostruzione della Cecenia.
Mosca spera di riuscire a rafforzare la fiducia degli investitori, offrendo ad Hannover agli operatori economici occidentali condizioni agevolate per la partecipazione alla realizzazione di alcuni progetti infrastrutturali. Come ha sottolineato il ministro dell’Energia Viktor Khristenko, “si tratterà della riforma dell’industria dell’energia elettrica e di quella del gas naturale”. Il Cremlino vorrebbe coinvolgere il più possibile le compagnie tedesche (E.On) ed europee alla costruzione del gasdotto del Nord, che dovrà collegare i giacimenti della Siberia occidentale ai consumatori in Germania, in Inghilterra e in Francia. Gli investimenti diretti esteri (Ide) crescono per il secondo trimestre successivo: mentre in tutto l’anno scorso gli Ide sono stati pari a circa 11 miliardi di dollari, di cui 6,3 miliardi sono arrivati in Russia nel quarto trimestre del 2004, nel periodo gennaio-marzo in Russia sono stati investiti altri 5,4 miliardi. Ma come ha precisato il ministero dell’Economia, in primo luogo aumentano gli investimenti delle compagnie straniere già presenti sul mercato russo, e non di quelle che vogliono penetrarvi tramite acquisizioni dei business già esistenti.

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