
Assediati dai cloni asiatici
La competizione si va facendo difficile per il made in Italy del bagno tanto che il fatturato – come ha dichiarato Nicoletta Fontana, presidente di Assobagno, l’associazione nazionale delle industrie dell’arredamento e degli articoli da bagno che aderisce a Federlegno-Arredo – ha registrato nel quarto trimestre 2004 una contrazione, dovuta all’aggressività sui mercati internazionali dei nuovi competitor provenienti dall’Asia. “La situazione è resa più complicata dal l’aumento dei costi per il rincaro delle materie prime – sottolinea Fontana -, anche se non mancano elementi favorevoli, con una leggera ripresa degli ordini che, rispetto alla stagnazione del mercato dell’arredamento, è già un segnale positivo”.
Ma più che il dato economico a preoccupare è la contraffazione. Nelle grandi fiere internazionali, come l’Ish di Francoforte, e nelle fiere di Shanghai e Canton vengono sempre più esposte le versioni clonate dei prodotti italiani di maggior successo, con nomi di fantasia ma simili a quelli italiani. La qualità è bassa, il design copiato male e, quanto alla sicurezza, pressoché assente: niente isolanti né protezioni elettriche per vasche e doccie con idromassaggio.
Per vincere questo assalto, i produttori italiani stanno organizzando azioni comuni, come quella realizzata al Mebel di Mosca, il salone dell’arredamento del mobile che si è svolto in novembre, e soprattutto accelerano l’innovazione con un ritmo di rinnovo dei cataloghi diventato semestrale e impossibile da seguire nelle mega-fabbriche dei cloni cinesi. L’innovazione italiana diventa ancora più sofisticata e di nicchia, con richiami al mondo delle tecnologie che piacciono al pubblico più evoluto. I rubinetti e le console di comando delle vasche e della cabine idromassaggio sono oggetti tecnologici, grazie ai display digitali e ai menù ripresi dai cellulari dell’ultima generazione. E per garantire la sicurezza e il comfort ecco vasche e cabine che consentono di telefonare all’esterno, di ricevere musica e immagini, in collegamento anche con il videocitofono del portone.
Spettacolari le vasche e i lavabi in cristallo purissimo antishock, alcuni inseriti in un vero acquario dalle luci soffuse che da solo diventa l’elemento-luce dell’intero bagno. Ma per accontentare tutti, anche chi di spazio ne ha poco, ecco le speciali colonne da centro stanza sulle quale sono montati i sanitari, che lasciano libero il bagno. Dal soffitto, dove viene incassato il soffione-doccia, scendono cascatelle d’acqua che imitano perfettamente la pioggia battente. Chi possiede grandi superfici può installare sanitari e vasche foderati di cuoio bulgaro odorante di tabacco o far funzionare speciali emettitori-sensori di essenze, che cambiano secondo le luci e i colori. Quando si vuole coniugare comfort, lusso e salute ecco le mini-piscine per nuotare o camminare controcorrente con sistemi idraulici-elettronici che generano forti movimenti anti-cellulite, in grado di “scolpire” il corpo.
Da qualche anno rubinetti, sanitari e mobili riprendevano in modo forse eccessivo il minimalismo geometrizzante che connota l’intero arredamento, con spigoli aguzzi e un’essenzialità cistercense che non sempre i ricchi clienti amano. Ora c’è un ritorno a bacini morbidi, a forme più dolci e a vasche ellittiche e ovali, con rubinetti che si possono impugnare senza temere dolorosi contatti. La più scenografica tra le vasche? Una struttura metallica su cui è posato un rettangolo di cristallo rosso-fuoco che durante il massaggio si illumina di saettanti fasci purpurei. Un oggetto da arredo un po’ inquietante ma molto molto bello e caro, 8.600 euro.