
Fiera, conti confermati: utile di 5 milioni
Un 2003 molto soddisfacente per Veronafiere. Lassemblea dei soci ha approvato allunanimit` il bilancio consuntivo 2003, che ha registrato risultati migliori delle previsioni. +I risultati raggiunti;, spiega il presidente di Veronafiere Luigi Castelletti, +sono importanti e positivi alla luce della modifica del modello organizzativo interno, di un rinnovato rapporto con la citt` e del Piano industriale di sviluppo, che rappresenta lo strumento cardine della nostra attivit` fino al 2008. Ringrazio il consiglio di amministrazione e tutta la struttura per il lavoro svolto questanno, che ci conferma tra le prime fiere in Italia e la prima organizzatrice diretta di manifestazioni. I soci hanno apprezzato lattivit` svolta e hanno garantito il loro impegno e disponibilit` per sostenere la Fiera sia sul fronte delle necessit` infrastrutturali che del lancio di nuove manifestazioni;. Il 2003 si h chiuso con un utile desercizio ante imposte di 5.183.000 euro rispetto ad un budget di previsione di 1.193.000 euro, mentre lutile operativo h stato del 10%. Il fatturato si h attestato a 53 milioni e 131.500 euro, con un incremento del 21% nei confronti del 2000, ultimo anno comparabile per tipologia di manifestazioni. Se i costi del personale sono rimasti invariati, hanno registrato invece un notevole risparmio le spese generali ed i costi fissi di gestione, il cui contenimento h stato nellordine dell8%. Gli investimenti sostenuti sono stati pari a 8.700.000 euro, di cui 3.350.000 per il completamento del parcheggio multipiano di viale dellIndustria e 4 milioni di euro per nuovi impianti. Lacquisto con risorse proprie dellarea Enel e delle altre aree, per un totale di 8 milioni di euro, ricadr` nel bilancio 2004. Infine il cash flow ha raggiunto gli 8.300.000 euro, con interessi attivi per 450mila euro. +Lazienda;, commenta Castelletti, +lavora sulla base di modelli privatistici per offrire servizi e manifestazioni di qualit` non solo agli espositori e agli operatori professionali, ma allintero territorio veronese e veneto, per il quale si conferma un volano insostituibile di sviluppo con il suo indotto quantificabile in circa 600 milioni di euro lanno;.