
Trento Fiere, progetto fusione con Expo
TRENTO. Claudio Facchielli è stato confermato alla presidenza di Trento Fiere per il prossimo triennio. Lo ha indicato l’assessore Mellarini, a nome della Provincia. Nel cda lo affiancheranno Tullio Uez, confermato dal Comune di Trento e Corrado Tononi, indicato dalla Regione. L’assemblea che s’è svolta nella nuova sala convegni di via Bomporto ha approvato il bilancio 2003. S’è così conclusa una vicenda che nella giunta provinciale aveva creato un balzo di tensione nei rapporti non proprio sereni tra Margherita e Ds. Dove la prima intendeva imporre una presidenza Uez ed i secondi, non consultati, si domandavano perché. Una vicenda vagamente incomprensibile, tanto da indurre un ente super partes come la Camera di commercio ad esprimersi in modo sereno, ma netto, a favore dell’operato del cda e del presidente Facchinelli. Poi Uez s’è detto indisponibile, la giunta s’è concessa qualche riflessione e la maretta, non senza qualche strascico umorale, è rientrata. Ieri la conferma di Facchinelli e l’apprezzamento del lavoro svolto da parte dei soci, che hanno inoltre voluto sottolineare la professionalità profusa da Patrizia Pizzini, consigliere non confermato dalla Regione. Mellarini, tuttavia, non ha solamente stemperato le tensioni. Ha anche annunciato la nuova impostazione sull’attività fieristica. Così riassumibile: il “vero” polo fieristico è il Palacongressi di Riva del Garda, mentre l’attività di Trento presidierà la dimensione territoriale. Tutte le altre manifestazioni – Borgo, per esempio – potranno sviluppare le proprie vocazioni comprensoriali, di valle. Un’impostazione, ovviamente, cui si adeguerà la disponibilità di risorse che, anche in questo settore, è sempre meno generosa. Una visione che, forse, spiega anche l’espressa sollecitazione di Mellarini affinché Trento Fiere «al più presto» proceda alla fusione con Trento Expo (l’ex Cte), la società di cui Corrado Tononi è consulente, in modo da unificare la proprietà delle strutture di via Bomporto con la gestione delle manifestazioni. Orientamento condiviso da Franco Grasselli, assessore alle attività economiche del Comune, mentre la Camera di commercio, ha spiegato il presidente Dalpez, preferisce valutare meglio quale soluzione sia la più efficace: se la fusione o, come ha ipotizzato anche Facchinelli, l’acquisizione della maggioranza (51%) di Trento Expo, considerata anche l’urgente necessità di ricapitalizzare quella società, il cui patrimonio è già stato azzerato dalle perdite pregresse di Cte. Quadro complesso, come si vede, ma almeno l’impostazione è chiara. Come realizzarlo al meglio si vedrà nei prossimi mesi.